Rabbia e gelosia tra i giovani portano al dramma
Maddaloni – Ancora sangue tra adolescenti, ancora un coltello impugnato da mani giovanissime. Questa volta a finire in ospedale è un ragazzo di 17 anni, colpito al torace dalla fidanzatina di 16 anni, accecata – secondo le prime ricostruzioni – da una crisi di gelosia improvvisa.
Il colpo ha sfiorato il polmone, lasciando il giovane in gravi condizioni, anche se non in pericolo di vita. È l’ennesimo episodio che accende i riflettori su un fenomeno sempre più inquietante: la diffusione dell’uso di armi bianche tra i minori e la violenza gratuita come valvola di sfogo emotiva.
L’aggressione si è consumata nella serata del 3 luglio nella villetta Imposimato, cuore verde di Maddaloni. I due giovani stavano passeggiando con un gruppo di amici, quando una banale discussione, forse per uno sguardo di troppo rivolto a un’altra ragazza, è degenerata. Lei ha estratto un coltello e ha colpito il fidanzato al petto. Una coltellata rapida e precisa, che poteva trasformarsi in tragedia.
Le grida degli amici hanno richiamato l’attenzione dei passanti. In pochi minuti sono intervenuti gli agenti del Commissariato di Maddaloni e un’ambulanza del 118. Il ragazzo è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, dove i medici hanno rilevato una lesione toracica vicina alla perforazione polmonare. La prognosi resta riservata.
Secondo le indagini coordinate dal Tribunale per i Minorenni, tra i due adolescenti ci sarebbe stato un rapporto turbolento, caratterizzato da litigi frequenti, scenate, e dinamiche tossiche. Gli inquirenti stanno ascoltando i testimoni presenti e hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza della villa.
Il caso di Maddaloni si inserisce in una lunga scia di episodi che negli ultimi mesi hanno visto sempre più minorenni coinvolti in aggressioni con armi da taglio. Un fenomeno che preoccupa educatori, forze dell’ordine e famiglie, e che segnala una crescente fragilità emotiva nei rapporti tra i giovani, spesso lasciata senza filtri né strumenti adeguati per essere gestita.
Nel frattempo, la 16enne è stata fermata e sarà ascoltata nelle prossime ore dagli inquirenti. Resta l’amarezza per un altro atto violento, impulsivo e incomprensibile, nato da una gelosia adolescenziale ma sfociato in un gesto che poteva essere mortale. E resta, ancora una volta, il coltello come simbolo inquietante di una rabbia che cresce in silenzio.
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