Napoli – L’estate, con l’aumento dei flussi turistici, porta purtroppo con sé anche il proliferare di attività abusive che danneggiano non solo l’immagine di Napoli ma anche il commercio legale.
L’ultimo esempio di questa piaga emerge direttamente da Marechiaro la celebre località di Posillipo, immortalata dai versi di Salvatore Di Giacomo con la sua “fenestella”. Qui, i Carabinieri hanno smascherato un vero e proprio “ristorante in mare” completamente irregolare.
La cucina abusiva e il servizio “a domicilio” via mare
I Carabinieri della stazione di Posillipo sono intervenuti per sgomberare uno scantinato abusivo, utilizzato come cucina e deposito di alimenti. Il locale operava senza alcuna autorizzazione igienico-sanitaria o commerciale.
Ma la sorpresa maggiore è stata la scoperta del particolare sistema di delivery: i cibi preparati nello scantinato venivano poi trasportati con una piccola imbarcazione e consegnati ai natanti all’ancora nello specchio d’acqua antistante lo “scoglione” di Marechiaro. Un’attività di ristorazione non solo sul mare, ma addirittura in mare, completamente illegale.
Sequestri e sanzioni: 100 chili di cibo e 8mila euro di multa
L’operazione ha portato all’immediata sospensione dell’attività e a pesanti sanzioni. Sono stati sequestrati 100 chili di alimenti, mentre il conto complessivo delle multe ammonta a 8mila euro.
L’episodio di Marechiaro si aggiunge a un elenco sempre più lungo di abusi che inquinano il tessuto economico e l’immagine della città, minando la concorrenza leale e compromettendo la qualità dell’offerta turistica.
È fondamentale una riflessione su come contrastare efficacemente queste pratiche illecite che, se da un lato sfruttano la ricchezza del periodo estivo, dall’altro arrecano un danno incalcolabile alla reputazione di Napoli e al lavoro degli operatori onesti.
Articolo pubblicato da Rosaria Federico il giorno 31 Luglio 2025 - 09:57
Commenti (1)
Stupidi idioti, cosa pensavano, di poter lavorare senza licenza e permessi in quel posto???????