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Terza giornata tra riflessione e ironia: la forza del cinema al Social World Film Festival

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La 15ª edizione del Social World Film Festival di Vico Equense prosegue la sua settimana ricca di appuntamenti, confermandosi un successo in termini di partecipazione e qualità dei contenuti.

La terza giornata di programmazione, andata in scena ieri, 24 giugno, si è svolta all’insegna del grande cinema internazionale e del talento italiano. Tra i momenti più significativi, la masterclass al cinema Aequa con il celebre regista statunitense Abel Ferrara, in occasione dell’anteprima italiana di “Turn in the Wound”, premiato come miglior film sociale dell’anno. Ferrara ha catalizzato l’attenzione dei partecipanti instaurando con loro un dialogo approfondito ed autentico: domande, riflessioni e curiosità hanno alimentato un confronto intenso sul cuore tematico della proiezione, ovvero il dramma della guerra tra Russia e Ucraina.

Nel corso della conferenza stampa successiva, il regista ha colto l’occasione per ringraziare i ragazzi, che con entusiasmo ed attenzione non hanno esitato a porre domande. Un coinvolgimento emotivo del giovane pubblico che ha profondamente colpito l’autore: “È potente essere in una stanza con altri e percepire la reazione emotiva del pubblico. I giovani vogliono sapere, non hanno paura di fare domande. In momenti come questi non si tratta semplicemente di spostarsi da un luogo all’altro, ma di apprendere, di crescere.”

Il film di Abel Ferrara ha trasformato in memoria viva immagini inedite della guerra. Sono numerose infatti le riprese realizzate dagli stessi militari attraverso telecamere fissate sui caschi. Una realtà mai vista prima, nata da un’urgenza personale del regista — quella di non limitarsi alle narrazioni proposte dai media, ma di recarsi sul posto per  osservare il conflitto con gli occhi di chi combatte e di chi soffre.

Rievocando il motto dei marines “Non ci sono problemi, solo opportunità”, Ferrara ha posto l’accento sulla missione del cinema, che definisce essenziale: cercare e raccontare la verità.

“Il cinema può narrare storie universali, ma anche esperienze umane che toccano il cuore della società. È un mezzo potente. Le immagini parlano a tutti, oltre ogni barriera linguistica.”

I toni profondi della riflessione sul presente si sono poi intrecciati con la delicata leggerezza della commedia e la verve dei The Jackal. Tra testimonianze sincere, battute improvvisate e racconti di vita vera, il gruppo ha ripercorso la genesi e l’evoluzione della seri

e “Pesci Piccoli”online su Prime Video giunta alla sua seconda stagione, lasciando però emergere un messaggio altrettanto incisivo quanto universale: “Le storie che ci toccano davvero sono quelle imperfette. Abbiamo scritto questa serie per elogiare l’imperfezione, per raccontare il percorso di accettazione che ciascuno dovrebbe avere verso sé stesso.”

Nell’ottica dei The Jackal, Pesci Piccoli è un elogio dell’imperfezione, in cui il pubblico può facilmente riconoscersi. Il tono narrativo fonde il dramma con l’ironia della vita quotidiana, e i dettagli più buffi nascono proprio dall’osservazione del reale.

“Pesci Piccoli è una serie che vuole raccontare chi siamo davvero: imperfetti, contraddittori, vulnerabili. In un’epoca in cui si racconta solo la perfezione, noi volevamo fare l’opposto. Anche le storie sono ‘imperfette’: i personaggi prendono strade impreviste, spesso non arrivano dove ti aspetti. Ma è proprio questo che li rende umani.”

Durante la conferenza stampa, Fabio e Ciro hanno raccontato come i The Jackal siano nati dall’ispirazione di un gruppo di amici appassionati di cinema e comicità. Ancora oggi, il collettivo non si pone un traguardo definitivo, ma continua a creare con l’obiettivo di alzare costantemente l’asticella e migliorarsi in modo progressivo. Per tutti loro, il divertimento è il motore stesso del processo creativo: accontentarsi significherebbe rischiare una battuta d’arresto nella produzione.

“Il gruppo ci salva, ci specchia, ci tiene fedeli alla nostra identità.”

La serata è culminata con il consueto red carpet e salotto cinematografico all’Arena Fellini, seguito dalla proiezione del film Napoli – New York di Gabriele Salvatores, introdotta dai giovani e talentuosi interpreti Antonio Guerra e Dea Lanzaro. Entrambi, già presenti in conferenza stampa, hanno dialogato con i giornalisti raccontando la propria esperienza con l’iconico regista ed il carismatico — nonché bravissimo — Pierfrancesco Favino.

Il Social World Film Festival si prepara ad accogliere nuove grandi personalità del cinema italiano. Nei prossimi giorni sono attesi Sergio Rubini, Cristina Donadio, Gianfranco Gallo e Casa Abis (il 26 giugno), Gina Amarante (25 giugno), e una straordinaria chiusura il 28 giugno con Claudio Giovannesi, Giovanni Esposito, Sebastiano Somma e Susy Del Giudice.

Un ricchissimo calendario di proiezioni, incontri e masterclass attende l’appassionato pubblico del cinema.

RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo pubblicato da Annamaria Cafaro il giorno 25 Giugno 2025 - 14:04


Commenti (1)

Leggendo l’articolo sul festival del cinema a Vico Equense, sembra che ci siano stati molti eventi interessanti. Il regista Abel Ferrara ha avuto un bel impatto sul pubblico, e le storie raccontate dai The Jackal sono davvero uniche e riflettono la vita vera.

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