Santa Maria Capua Vetere – Un lutto improvviso ha colpito oggi la Polizia Penitenziaria della casa circondariale di S. Maria Capua Vetere. Un agente di 50 anni è morto stroncato da un infarto fulminante mentre era impegnato nel reparto Manutenzione Ordinaria Fabbricati (M.O.F.).
La notizia ha gettato nello sgomento colleghi e detenuti, lasciando un’onda di dolore in tutta la comunità penitenziaria. L’uomo, stimato e conosciuto per la sua dedizione al lavoro, è deceduto prima che potessero intervenire i soccorsi.
A poche ore dalla tragedia, il Si.N.A.P.Pe (Sindacato Nazionale Autonomo Polizia Penitenziaria) ha espresso profonda commozione. «È un dolore immenso che ci unisce tutti in un silenzio carico di rispetto», hanno dichiarato Luigi Vargas, Segretario Generale Aggiunto, e Pasquale Gallo, Segretario Nazionale.
«La perdita di un collega in servizio, in circostanze così drammatiche, lascia un vuoto incolmabile. Alla moglie, alle due figlie, ai familiari e a tutti i colleghi dell’istituto va il nostro più sincero abbraccio», hanno aggiunto, sottolineando l’impegno del sindacato nel sostenere le famiglie degli agenti, spesso costretti a operare in condizioni di elevato stress fisico ed emotivo.
L’episodio riaccende i riflettori sulle critiche condizioni di lavoro del personale penitenziario, esposto a turni estenuanti e situazioni di forte tensione. Il Si.N.A.P.Pe ribadisce la necessità di migliorare la sicurezza e il benessere degli agenti, affinché tragedie come questa non si ripetano.
Intanto, la Procura ha avviato le indagini per accertare le cause precise del decesso, mentre i colleghi si preparano a rendere omaggio all’agente scomparso con una commemorazione nei prossimi giorni.
Articolo pubblicato il giorno 18 Giugno 2025 - 20:41