Portici – Ciro il giovane di 16 anni affetto da una disabilità dovuta a una malattia genetica, massacrato di botte nella zona del Granatello la sera di domenica 8 giugno, è stato trasferito dall’ospedale Maresca di Torre del Greco al Cardarelli di Napoli, dove subirà un delicato intervento maxillo-facciale per le gravi fratture riportate.
Secondo la ricostruzione, l’aggressione sarebbe scaturita da un semplice saluto di Ciro a una ragazza conosciuta, gesto che avrebbe scatenato la furia di un coetaneo, identificato come l’ex fidanzato della giovane.
Il 16enne ha subito lesioni gravissime: una ferita sotto l’arcata oculare, chiusa con 10 punti di sutura, e fratture al volto che richiedono un’operazione complessa. La violenza è stata tale da distruggere gli occhiali della vittima, con un ottico che si è offerto di sostituirli gratuitamente.
“È probabile che Ciro sia stato colpito con un tirapugni – ha dichiarato il deputato Francesco Emilio Borrelli (Avs), che ha visitato il ragazzo in ospedale –. L’aggressione è stata così violenta da poterlo uccidere. Ha schegge ossee sparse nel cranio”.
Borrelli ha puntato il dito contro la carenza di sicurezza: “Come ha denunciato il sindaco Enzo Cuomo, di notte a Portici ed Ercolano, con oltre 100mila abitanti, c’è una sola volante tra mezzanotte e le 6. Altro che aumento delle forze dell’ordine, qui si smantellano i presidi di sicurezza”.
L’incredibile difesa sui social dei familiari dell’aggressore
Intanto, i familiari dell’aggressore hanno difeso pubblicamente il giovane sui social, suscitando l’indignazione dei genitori di Ciro: “Nostro figlio è in gravi condizioni, mentre il loro è a casa. Subiamo anche minacce. Chiediamo giustizia rapida”. Le indagini proseguono per chiarire la dinamica dei fatti e accertare le responsabilità, mentre la comunità locale si stringe attorno alla famiglia della vittima.
Articolo pubblicato il giorno 11 Giugno 2025 - 07:05