Napoli – Maxi sequestro di ricci di mare nella notte all’interno della zona “A” di Riserva Integrale dell’Area Marina Protetta del Parco della Gaiola.
La motovedetta CP 890 della Capitaneria di Porto di Napoli ha sorpreso un natante con due persone a bordo mentre praticavano pesca subacquea di frodo in un’area completamente interdetta a qualsiasi tipo di attività.
A bordo dell’imbarcazione sono stati rinvenuti circa 1.000 esemplari vivi di ricci di mare, immediatamente sequestrati insieme all’attrezzatura da sub. I due pescatori sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per aver violato il divieto di pesca nella riserva integrale.
Il controllo rientra nell’ambito dell’operazione regionale “Eidotea”, coordinata dalla Direzione Marittima di Napoli attraverso il Centro di Controllo Area Pesca (C.C.A.P.), e finalizzata a garantire legalità lungo tutta la filiera ittica, dalla cattura alla vendita.
Particolare attenzione è stata posta alla tracciabilità e all’etichettatura dei prodotti, in contrasto alla commercializzazione di pesce privo di origine certificata o potenzialmente pericoloso per la salute pubblica.
Nell’ambito dell’operazione complessa, i militari della Direzione Marittima della Campania hanno eseguito oltre 650 controlli, elevato 50 sanzioni amministrative, inoltrato due denunce penali e sequestrato circa due tonnellate di prodotto ittico non conforme, per un valore complessivo di circa 75.000 euro.
L’intervento conferma l’impegno della Capitaneria di Porto nel tutelare l’ecosistema marino e reprimere la pesca illegale, con l’obiettivo di promuovere una gestione sostenibile delle risorse ittiche e la sicurezza alimentare dei consumatori.
Articolo pubblicato il giorno 5 Giugno 2025 - 15:28