Napoli – I tassisti napoletani alzano la voce contro l’amministrazione comunale, accusata di penalizzare il trasporto pubblico non di linea a favore di bar e ristoranti.
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Nonostante il logo “Comune di Napoli” campeggi sugli sportelli dei taxi, la categoria denuncia di essere “l’ultima ruota del carro” per Palazzo San Giacomo, lamentando una gestione che li rende invisibili a cittadini e turisti.
Il caso emblematico è quello di Piazza del Gesù, dove gli stalli taxi sono stati rimossi per lasciare spazio ai tavolini dei locali.
La Seconda Municipalità, tramite il presidente Marino, dichiara di non conoscere le ragioni dello spostamento, mentre l’Ufficio Viabilità e Traffico del Comune tace, ignorando le richieste di chiarimenti, anche da parte di alcuni sindacati. L’Assessore ai Trasporti, secondo i tassisti, “gioca a fare il sordomuto”.
In piazza del Gesù rimossi gli stalli
A peggiorare la situazione, la cancellazione del vecchio stallo taxi, riducendo le postazioni disponibili e spostandole lontano dal cuore della piazza. “I taxi sono ormai invisibili all’utenza”, denunciano i tassisti, che ricordano come la normativa vigente imponga stalli ben visibili e accessibili.
Con l’aumento dei flussi turistici, la categoria chiede un potenziamento delle postazioni, non una loro riduzione, che finisce per favorire gli abusivi.
I tassisti regolari, sottoposti a controlli annuali, test antidroga e obblighi verso il Comune, si sentono “spinti ai margini della città”.
La protesta, portata avanti da tassisti non aderenti alle sigle sindacali, punta il dito anche contro chi dovrebbe tutelare la categoria ma resta silente di fronte a decisioni “prese senza trasparenza”. La domanda finale è secca: “Perché chi dovrebbe difenderci non si oppone a questa gestione penalizzante?”.
La tensione cresce, mentre i tassisti chiedono risposte concrete e un’inversione di rotta per ridare dignità a un servizio essenziale per Napoli.
Articolo pubblicato il giorno 24 Giugno 2025 - 11:21