C’è un volto nascosto della città che lavora nell’ombra, lontano dalle vetrine e dai negozi con serranda alzata ogni mattina. Un volto che ruba spazio, fiducia e dignità a chi del lavoro onesto ne ha fatto una scelta quotidiana. E proprio contro questo volto si è mossa la Polizia locale di Napoli, che ha individuato e sequestrato un deposito di merce contraffatta nel cuore pulsante dei Quartieri Spagnoli.
L’operazione – condotta dall’unità operativa Avvocata – è partita dopo numerose segnalazioni di attività sospette in via Toledo, via Emanuele De Deo e tra i vicoli stretti dei Quartieri. Dopo giorni di appostamenti e verifiche, i vigili hanno fatto irruzione in un seminterrato di vico Sansepolcro: un vero e proprio centro logistico del falso, al servizio di una trentina di bancarelle abusive.
All’interno, il blitz ha colto sul fatto un uomo di origine bengalese, senza documenti e irregolare sul territorio, mentre trasportava banchetti pieni di merce. Quella stessa merce – cover per cellulari, occhiali, borse, cappellini, cinture – organizzata con cura in sacchi e pronta per essere esposta sulle strade del centro.
Il deposito è stato immediatamente sequestrato e chiuso con sigilli, la merce destinata alla distruzione. Resta ora da individuare chi gestiva l’attività nell’ombra.
Ma la questione non si esaurisce con un sequestro o con la conta degli articoli falsi. Dietro ogni pezzo contraffatto c’è un danno profondo all’economia sana: artigiani, commercianti, piccoli imprenditori che pagano le tasse, che assumono, che resistono in una concorrenza sempre più sleale. Ogni oggetto venduto illegalmente è un colpo inferto a chi vive di lavoro vero.
Ecco perché contrastare la contraffazione non è solo una questione di legalità: è una battaglia per difendere posti di lavoro, dignità, equità. Una battaglia che riguarda tutti noi.
Articolo pubblicato il giorno 17 Giugno 2025 - 15:33