Napoli torna a celebrare la memoria di Ciro Colonna, il giovane di 19 anni ucciso in un agguato camorristico nel 2016 a Ponticelli, con una serie di iniziative che raccontano una storia di dolore, ma anche di speranza e impegno collettivo. Il ricordo di Ciro, vittima innocente della criminalità organizzata, si trasforma ogni anno in una giornata dedicata a riaffermare la vita, la cultura e l’educazione come antidoti alle insidie della camorra.
Sabato 7 giugno 2025, le attività inizieranno sin dalle prime ore del mattino al campetto a lui intitolato, nel cuore del quartiere est di Napoli, dove volontari e giovani si ritroveranno per una pulizia simbolica dello spazio che da anni rappresenta un punto di riferimento per i ragazzi della zona. Nel corso della mattinata, una parata condurrà i partecipanti verso il centro polifunzionale “Ciro Colonna”, spazio vivo e pulsante di socialità e cultura, teatro di laboratori, esibizioni musicali e performance artistiche che coinvolgono le nuove generazioni di Napoli Est, con l’obiettivo di offrire alternative concrete e positive.
Il centro rappresenta il frutto di un lavoro lungo e faticoso, nato dal dolore e dalla rabbia di una comunità ferita ma determinata a non arrendersi. Lì, famiglie, educatori, associazioni e istituzioni collaborano ogni giorno per creare occasioni di crescita, aggregazione e scoperta, soprattutto per quei ragazzi che rischiano di essere inghiottiti dalla violenza. La memoria di Ciro non è solo ricordo, ma impegno vivo, una spinta a “curare” i territori per offrire strumenti e spazi in cui i più giovani possano riscoprire i propri talenti e immaginare un futuro diverso.
Le parole degli organizzatori e dei rappresentanti delle realtà coinvolte sottolineano l’importanza di questi luoghi in un contesto difficile come quello di Napoli Est, dove la strada è spesso l’unica alternativa per molti giovani. Il centro polifunzionale, che porta il nome di Ciro Colonna, si conferma così come un presidio di speranza, cultura e lotta quotidiana contro le logiche criminali che ancora oggi minacciano il tessuto sociale. Tra interventi artistici, laboratori di serigrafia, musica e cucina sociale, la comunità si stringe attorno al ricordo di Ciro, trasformando la memoria in un atto di resistenza e rinascita.
Articolo pubblicato il giorno 6 Giugno 2025 - 16:44