È successo nel cuore di Napoli, tra i luoghi più turistici e fotografati della città, nei pressi dei celebri “Cavalli di Bronzo”, accanto al Maschio Angioino: un parcheggiatore abusivo è stato arrestato per aver trasformato i suoi cani in strumenti di minaccia contro chi non voleva piegarsi al racket dei parcheggi. Dieci euro il “prezzo” imposto per sostare l’auto. In caso contrario? Scattava l’intimidazione. E se non bastavano le parole, arrivavano le zanne.
In un episodio gravissimo, una donna della Polizia Locale è stata morsa da uno dei cani e ha dovuto ricevere cure mediche. La scena è solo l’ennesimo esempio di come piccole forme di criminalità quotidiana, apparentemente “di strada”, in realtà condizionino pesantemente la libertà e la sicurezza dei cittadini onesti. E a Napoli, come in molte zone della provincia, sono in troppi a vivere ogni giorno questo genere di soprusi.
Ma stavolta qualcosa è cambiato. La Polizia Locale ha detto basta, eseguendo una misura cautelare detentiva che ha portato all’arresto dell’uomo. È il segnale che finalmente lo Stato si sta svegliando.
Un segnale forte contro la criminalità “invisibile” – quella che non fa i titoli dei giornali ma che rovina la vita di chi vuole semplicemente parcheggiare, lavorare o camminare senza essere minacciato. Il Reparto IAES della Polizia Locale di Napoli ha condotto un’intensa attività di controllo nell’area tra via Riccardo Filangieri di Candida Gonzaga e la discesa che collega piazza Municipio a via Acton, portando all’arresto anche di altri due soggetti accusati di estorsione ai danni dei turisti.
Non è solo un arresto. È un messaggio: chi semina paura, raccoglierà giustizia.
Articolo pubblicato da Erminia Iuliano il giorno 17 Giugno 2025 - 12:37
Commenti (1)
Questa storia è molto grave e fa riflettere su come la criminalità possa infiltrarsi anche nei posti più turistici. È importante che le autorità prendano misure per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Speriamo che sia un inizio di cambiamento.