Il mare che dovrebbe essere bellezza, patrimonio collettivo e risorsa ambientale, in Campania continua a essere violentato. E lo dicono i numeri, nudi e crudi, del dossier “Mare Mostrum 2025” di Legambiente: con 1.840 reati accertati nel 2024, la regione si conferma in cima alla classifica nazionale per gli illeciti legati alla filiera del cemento illegale lungo le coste. Più di un reato su sei in Italia avviene qui, sulle spiagge e nei pressi dei litorali dove storia e paesaggio si scontrano ogni giorno con ruspe, recinzioni abusive e speculazioni edilizie.
Napoli è la capitale di questo scempio con 1.Potrebbe interessarti
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Un assalto che non è solo una questione di legalità ma anche di futuro, come sottolinea Francesca Ferro, direttrice regionale di Legambiente: «Le coste campane sono un tesoro di storia, biodiversità e bellezza, ma sempre più invase dal cemento selvaggio. Contrastare questa deriva è un dovere civile e ambientale».
Non bastano più le parole: serve una reazione concreta, capillare, urgente. E sarà proprio con questo spirito che il 30 e 31 luglio Goletta Verde approderà a Santa Maria di Castellabate, nel cuore del Cilento, con una serie di iniziative di sensibilizzazione e monitoraggio. Tra queste, una dimostrazione dei Tartadog, la prima unità europea specializzata nella localizzazione dei nidi di tartaruga caretta caretta, simbolo di una natura che resiste nonostante tutto.
Commenti (1)
L’articolo fa riflettre su come il mare che dovrebbe essere protetto e valorizzato, in realta è sfruttato male. I numeri che parlano di reati sono allarmanti e la situazione sembra peggiorare. È importante agire subito.