Napoli – La giunta comunale di Napoli ha approvato oggi una delibera che introduce una variante al Piano Regolatore Generale (PRG), con l’obiettivo di preservare la residenzialità nei quartieri del centro storico più colpiti dalla pressione turistica.
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L’amministrazione, guidata dal sindaco Gaetano Manfredi, punta a evitare gli effetti negativi già osservati in altre città d’arte, dove il sovraffollamento turistico ha ridotto drasticamente la presenza di residenti.
Partendo dai dati comunali e dalle piattaforme digitali, l’analisi evidenzia una crescente difficoltà abitativa per studenti e famiglie a medio-basso reddito, settori particolarmente vulnerabili all’aumento degli affitti legati al turismo.
Senza un intervento regolatorio, il rischio è un’ulteriore erosione della mixité sociale e culturale, elemento chiave riconosciuto anche dall’Unesco nel confermare il centro storico di Napoli come patrimonio dell’umanità.
Come funziona la manovra
La strategia si basa su due pilastri:
Soglie di tolleranza: verranno fissati limiti oltre i quali l’uso turistico degli immobili dovrà essere contenuto o scoraggiato.
Sottocategorie residenziali: la destinazione “residenziale” del PRG sarà articolata in sotto-tipi, includendo anche gli alloggi per uso turistico.
La soglia minima di residenzialità da garantire sarà calcolata incrociando i dati catastali, le proiezioni demografiche al 2034 e la capienza attuale delle abitazioni. Nelle prossime settimane, con l’adozione della variante urbanistica, saranno definite le percentuali precise.
Stop agli abusi: controlli più stringenti
Chi vorrà convertire un’abitazione in casa vacanze dovrà avviare una pratica edilizia specifica – non basterà più una semplice comunicazione al SUAP – e rientrare nella nuova destinazione d’uso “residenza per turismo”. Questo permetterà al Comune, già impegnato in attività di contrasto agli abusi, di monitorare con maggiore efficacia il fenomeno, soprattutto nella sua componente informale e irregolare.
«In assenza di normative nazionali che diano ai sindaci strumenti adeguati, stiamo agendo nei limiti del possibile per governare un processo delicato», ha spiegato Manfredi, anche presidente dell’Anci. L’obiettivo è chiaro: «Difendere il carattere vivo del centro storico, che non è un museo, ma un luogo abitato, parte essenziale dell’identità di Napoli».
La variante al PRG sarà adottata entro le prossime settimane, con una mappatura aggiornata degli edifici nell’area Unesco. Intanto, l’amministrazione assicura: «Non siamo contro il turismo, ma vogliamo che si sviluppi in modo sostenibile, senza svuotare la città dei suoi cittadini».
Articolo pubblicato il giorno 27 Giugno 2025 - 20:10