Milano – Una donna di 48 anni è morta dopo essersi lanciata dal quarto piano di un palazzo in viale Abruzzi 64, a Milano, per sfuggire a un incendio divampato nella notte.
La vittima, trasportata in gravissime condizioni in ospedale, è deceduta qualche ora dopo. La tragedia si tinge di giallo: le prime indagini rivelano che la porta dell’appartamento, da cui è partito il rogo, era chiusa dall’esterno.
Secondo quanto riferito dai Vigili del Fuoco, l’incendio è partito da un appartamento al quarto piano. La donna è stata vista gettarsi nel vuoto da sola. Ad aggravare il quadro, la scoperta che la porta dell’abitazione fosse bloccata dall’esterno.
Il compagno della vittima, un connazionale di 45 anni, è stato rintracciato in un bar in condizioni alterate e si trova ora in Questura per essere sentito. Alcuni testimoni avrebbero riferito ai soccorritori di aver sentito una lite tra i due, sebbene non sia chiaro se sia avvenuta subito prima dell’incendio o nelle ore precedenti.
Le indagini, condotte dalla Polizia di Stato e dal Nucleo Investigativo Antincendio (NIA) dei Vigili del Fuoco, sono in corso per accertare le cause del rogo e non escludere l’ipotesi di dolo.
Durante le operazioni di spegnimento e soccorso, l’intero stabile è stato evacuato a scopo precauzionale. Due persone sono state ricoverate in codice verde per intossicazione lieve o malori, mentre gli altri occupanti sono rientrati nelle loro abitazioni.
Tuttavia, 12 appartamenti, inclusi quello interessato dalle fiamme e quelli adiacenti, sono stati dichiarati inagibili fino al ripristino delle condizioni di sicurezza.
La comunità di viale Abruzzi è sotto shock per l’accaduto, mentre le autorità cercano di fare piena luce su una vicenda che presenta ancora molti lati oscuri.
Articolo pubblicato il giorno 5 Giugno 2025 - 15:15