Antonio Conte non si nasconde, mai. E anche stavolta, davanti alle telecamere di Federico Buffa Talks su Sky Sport, il tecnico del Napoli alza l’asticella e manda un messaggio chiaro alla società, alla squadra e all’ambiente
“Il primo step è stato fatto, siamo tornati in Europa, ma se vogliamo vincere davvero, servono basi più forti, serve molto di più”. Nessun entusiasmo fuori controllo dopo una stagione positiva: nella visione dell’allenatore salentino, la rotta è già tracciata e non contempla scorciatoie né illusioni.
"Quando ho firmato per tre anni, sapevo cosa ci aspettava.Potrebbe interessarti
Non ha evitato neanche il tema più spinoso: l’amore mai rinnegato per la Juventus, che aveva sollevato qualche malumore la scorsa estate a Dimaro, quando rifiutò di unirsi a un coro contro i bianconeri. “Sono tifoso della Juve e lo resterò. Ma questo non cancella la mia professionalità: quando sposo un club, divento il primo tifoso di quel club. Per me gli avversari sono avversari, non nemici”.
Conte non cambia, resta fedele a se stesso e alla sua identità, anche se questo lo rende una figura che divide: “Lo so, mi amano e mi odiano. Ma io sono così, passionale, diretto. E nessuno può cambiare il mio modo di essere”. Nessun filtro, nessuna diplomazia di comodo. E ora, Napoli è avvisata: per sognare davvero in grande, servono fondamenta nuove e un salto di qualità in ogni angolo del progetto.






Commenti (1)
L’idea di Conte è chiara e sebbene possa sembrare un po’ ambiziosa, è bene che lui cerchi di spingere la squadra a migliorare. È importante avere obiettivi alti, ma non sempre si possono raggiungere facilmente.