Antonio Conte non è solo un allenatore, è una visione. Ed è proprio da qui che parte la prossima puntata di “Federico Buffa Talks”, in onda su Sky Sport, dedicata a un personaggio che ha fatto della vittoria una missione totalizzante. Il titolo è già tutto un programma: “L’uomo chiamato Scudetto”.
Partendo dal libro Dare tutto, chiedere tutto, scritto a quattro mani con Mauro Berruto, Buffa e Conte costruiscono un viaggio tra parole e immagini che scava in profondità nell’essenza di chi guida un gruppo non solo con schemi e lavagne, ma soprattutto con mentalità, fame, dolore e ossessione. Conte è il tecnico che ha vinto ovunque sia andato: tre scudetti con la Juventus, uno con l’Inter, l’ultimo con il Napoli; e poi Premier League e FA Cup con il Chelsea. Ma più dei trofei, sono i retroscena e le riflessioni a dare peso al racconto.
In onda il 13 e il 20 giugno, i due episodi ripercorrono la sua carriera, i successi, ma anche i momenti bui. “La prima domanda da fare a chi vuole allenare è: cosa sei disposto a perdere?” dice Conte, che non fa sconti nemmeno a se stesso. Per lui, la vittoria non è una gioia: è sollievo. È l’unica medicina contro il dolore di tutte le sconfitte, di tutte le rinunce.
Nel dialogo con Buffa c’è spazio anche per l’attualità: il rapporto con il Napoli, il confronto con De Laurentiis a fine stagione, ma anche alcune confessioni sulla Juventus che potrebbero cambiare la percezione del suo addio. È un Conte inedito, lucido e tagliente come sempre, che mostra il cuore pulsante di un uomo che ha fatto della panchina un campo di battaglia. E che non ha mai smesso di combattere.
Articolo pubblicato da Vincenzo Scarpa il giorno 12 Giugno 2025 - 18:55

Vincenzo Scarpa, Giornalista Pubblicista per Cronache della Campania e
Studente di Scienze Politiche all’Università di Napoli Federico II.
Appassionato di qualsiasi tipo di sport, ama scrivere e parlare principalmente di calcio
L’articolo è molto interessante e offre un punto di vista diverso su Antonio Conte, ma ci sono alcune cose che non sono chiare. Mi chiedo se davvero sia tutto vero quello che si dice su di lui, sopratutto riguardo ai trofei vinti.
L’articolo parla di Conte e della sua carriera, ma è difficile capire veramente come la sua mentalità ha impattato le sue squadre. Ci sono molti successi ma anche momenti bui, è interessante vedere la sua visione del calcio. Non so se sarà un documentario che seguiro.