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Ciro Giso, il più giovane vincitore del premio “La Campania si racconta”

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Napoli– A soli 28 anni, Ciro Giso si è aggiudicato il titolo di più giovane vincitore della prima edizione del premio giornalistico “La Campania si racconta”, consegnato giovedì 12 giugno nell’Aula “Giancarlo Siani” del Consiglio Regionale della Campania.

Il riconoscimento, promosso dal Consiglio regionale in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti, celebra chi racconta con coraggio e profondità la realtà sociale, culturale e politica della Campania, dando voce alle sue contraddizioni e potenzialità.

Giso è stato premiato per il suo reportage sul centro La Tenda e la comunità del quartiere Sanità, intitolato Tieneme ca te tengo, come il murales collettivo che simboleggia la solidarietà e la cura reciproca nel cuore di Napoli.

Un lavoro che, con sensibilità e rigore, narra il diritto a non essere lasciati soli, trasformando l’esperienza condivisa di centinaia di persone in un potente messaggio di resistenza e speranza.

“Ricevere questo premio in un’aula dedicata a Giancarlo Siani è una responsabilità e un onore”, ha dichiarato Giso durante la cerimonia. “Il suo esempio continua a ispirare la mia generazione e guiderà quelle future. Giancarlo è qui, ci accompagna sempre”.

Nel suo intervento, Giso ha lanciato un messaggio forte, dedicando il premio ai giornalisti palestinesi “uccisi dai bombardamenti israeliani che colpiscono chi documenta il genocidio”. “In un’epoca di informazione sovrabbondante, non sono i nostri occhi a essere ciechi, ma i nostri cuori”, ha aggiunto, sottolineando l’importanza di dare voce a chi resta inascoltato. Un appello che ha commosso la platea, evidenziando la missione del giornalismo come strumento di giustizia sociale.

Ciro Giso, originario di Napoli, ha iniziato la sua carriera a 18 anni scrivendo per testate locali e diventando caporedattore di una rivista antimafia a Castel Volturno. Oggi, freelance e presidente di Marea Media, si occupa di questioni sociali, con un focus sul solution journalism e sulle contro-narrazioni dei territori del Sud globale.

Le sue esperienze professionali lo hanno portato in Italia, Francia, Grecia, Portogallo, Germania e Belgio, sempre con l’obiettivo di raccontare le storie delle comunità più fragili, dai quartieri popolari napoletani ai contesti critici internazionali.

A consegnare i riconoscimenti sono stati il presidente del Consiglio regionale, Gennaro Oliviero, e i membri della giuria: Carola Barbato, Sergio Brancato, Maria Luisa Chirico, Virgilio D’Antonio, Domenico Falco e Ottavio Lucarelli. L’evento, presentato dalla giornalista Maria Teresa Perrotta, ha visto la partecipazione di numerosi professionisti del settore, in un momento di riflessione sul ruolo dell’informazione nella costruzione dell’identità campana.

Gli altri premiati

Il premio “La Campania si racconta” è stato assegnato anche a Maria Chiara Aulisio, Anna Calì, Giuliana Covella, Pasquale Di Monaco, Luigi Ferraiuolo, Pierpaolo Luigi Senatore e Giuseppe Tallino. Menzioni speciali e alla memoria sono state conferite a Giovanni Battiloro, Maria Bertone, Flora Cassella, Franco Di Mare, Stefano Iannaccone, Oreste Lo Pomo e Giancarlo Siani.

Per la sezione Impegno Sociale, riconoscimenti a Marco Grasso, Francesco Pascuzzo, Antonio Sabbatino, Giuseppe Simeone, Paolo Trapani e Giorgia Verna. La sezione Decani dell’Informazione ha invece celebrato figure storiche come Francesco Canessa, Michele De Simone, Gianni Festa, Mario Pedicini ed Enzo Todaro.


Articolo pubblicato da A. Carlino il giorno 14 Giugno 2025 - 14:44


1 commento

  1. L’articolo è interessante e mette in luce il lavoro di Ciro Giso che ha vinto un premio importante. Tuttavia, ci sono alcuni aspetti che non sono chiari e avrei voluto sapere di più sulle altre persone premiate. La Campania ha bisogno di più visibilità.

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