Castel Volturno – Avrebbe incassato incentivi economici non spettanti, generando un danno erariale di oltre 214mila euro ai danni del Comune di Castel Volturno.
Per questo motivo, il responsabile pro tempore dell’Ufficio Tecnico comunale è finito nel mirino della Procura Regionale della Corte dei Conti per la Campania, che ha ottenuto un provvedimento di sequestro conservativo ante causam nei suoi confronti.
Il sequestro, eseguito dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Caserta, è stato disposto dal Presidente della Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti di Napoli, in base agli articoli 74 e 75 del Codice della giustizia contabile, per un importo pari al danno accertato: 214.053,33 euro.
Contestualmente, è stato notificato all’indagato un invito a dedurre, come previsto dall’art. 67 dello stesso Codice.
L’indagine ha preso avvio da un’istruttoria interna all’Ufficio Tecnico del Comune e si è sviluppata attraverso una serie di accertamenti patrimoniali condotti dalle Fiamme Gialle, sotto la direzione del pubblico ministero contabile Mauro Senatore e il coordinamento del procuratore regionale Antonio Giuseppone.
Secondo quanto emerso, il danno erariale si sarebbe concretizzato nel 2023 con l’erogazione indebita di compensi a favore del dirigente e di altri dipendenti comunali. Gli incentivi, riferiti a funzioni tecniche per opere pubbliche – in particolare la realizzazione della cosiddetta “cittadella scolastica”, finanziata con oltre 30 milioni di euro di fondi PNRR – sarebbero risultati non dovuti, in quanto eccedenti i limiti previsti dalla legge e riferiti ad attività non riconducibili ai percettori.
La condotta contestata, stando alla ricostruzione della Procura contabile, sarebbe stata messa in atto in palese conflitto di interessi, attraverso atti amministrativi redatti con l’intento di autoliquidarsi i compensi per la progettazione di opere pubbliche, compresa quella strategica destinata all’istruzione locale.
Il provvedimento cautelare ha riguardato disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili dell’indagato, con l’obiettivo di tutelare le ragioni del bilancio pubblico e garantire il recupero delle somme indebitamente percepite.
L’operazione si inserisce nel quadro delle iniziative promosse dalla Guardia di Finanza, in sinergia con la magistratura contabile, per il contrasto agli illeciti nella gestione di fondi pubblici e per la tutela dell’integrità economica dell’Ente locale.
Articolo pubblicato il giorno 13 Giugno 2025 - 10:47