Sgomberato il quartier generale del clan De Martino
Napoli – Blitz nel cuore di Ponticelli, quartiere roccaforte del clan camorristico De Martino. Un edificio pubblico di tre piani, adibito a uso commerciale ma occupato abusivamente, è stato sgomberato da carabinieri e polizia municipale nell’ambito di un’operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Napoli.
Contenuti
L’immobile, considerato il “quartier generale” del clan, era protetto da cancelli abusivi e sistemi di videosorveglianza installati dagli affiliati per controllare accessi e attività.
Le indagini, supportate dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia come Giovanni Braccia, hanno rivelato un sistema strutturato di gestione illegale degli alloggi popolari.
Circa venti locali commerciali, trasformati in abitazioni, sono stati sequestrati con un decreto firmato dal gip Marco Giordano. L’inchiesta, che coinvolge 30 indagati, tra cui i coniugi Francesco De Martino e Carmela Ricci, ritenuti vertici del clan, contesta reati di occupazione abusiva di edifici pubblici con l’aggravante di agevolazione mafiosa, oltre ad associazione per delinquere di stampo camorristico.
Secondo quanto emerso, il clan De Martino gestiva un vero e proprio racket immobiliare. Gli alloggi pubblici liberi venivano “venduti” a prezzi variabili, stabiliti in base alle possibilità economiche degli acquirenti. Per un appartamento occupato, il prezzo poteva raggiungere i 30mila euro, di cui 5mila andavano al clan come “tassa”. Anche chi otteneva un alloggio illegalmente era costretto a versare 5mila euro ai De Martino.
I proventi confluivano nelle casse dell’organizzazione, gestite direttamente dal boss Francesco De Martino, per le aree di “Ponticelli di sotto” (Rione Incis, Rione Fiat e Via Argine). Un sistema analogo, gestito dal clan De Micco (“Bodo”), operava a “Ponticelli di sopra”.
Le rivelazioni di Giovanni Braccia, ex affiliato del clan, hanno confermato il modus operandi durante un interrogatorio del 16 ottobre 2024. Breccia, che gestiva piazze di spaccio e l’assegnazione illecita di case popolari, ha descritto come Francesco De Martino ordinasse la “vendita” degli alloggi liberi, fissandone il prezzo, e incassasse una quota fissa per ogni transazione.
L’intervento, che ha visto l’impiego di 200 agenti, è stato supportato da personale dei servizi sociali e del Comune di Napoli. Gli alloggi sgomberati sono stati svuotati e murati per impedirne nuove occupazioni. Per alcune famiglie sono state predisposte soluzioni abitative e sanitarie temporanee.
L’operazione, coordinata dalla Procura e dalla Prefettura di Napoli, rappresenta un duro colpo al controllo territoriale del clan De Martino e al loro sistema di profitto illegale nel mercato delle case popolari.
L’edificio sgomberato, modificato con abusi edilizi per garantire sicurezza al clan, era il simbolo del potere dei De Martino a Ponticelli. Le indagini proseguono per smantellare ulteriormente le reti criminali che sfruttano gli alloggi pubblici, un fenomeno che compromette il diritto alla casa e alimenta il potere della camorra nella periferia est di Napoli.
Arrivano le congratulazione del presidente del Napoli calcio. Aurelio De Laurentiis alla elezioni di Luciano… Leggi tutto
Napoli – Si è svolta questa mattina, su convocazione del prefetto di Napoli Michele di… Leggi tutto
Nell'ambito della quindicesima edizione del Social World Film Festival, la Mostra Internazionale del Cinema Sociale… Leggi tutto
Napoli- La Giunta Regionale della Campania ha annunciato oggi le nomine dei nuovi Direttori Generali… Leggi tutto
Una nuova postazione taxi in Piazza del Gesù potrebbe presto diventare realtà. È quanto emerso… Leggi tutto
Il legame tra Cristiano Ronaldo e l’Al Nassr si fa ancora più saldo. Il club… Leggi tutto