Un ingente patrimonio immobiliare è stato sequestrato dai finanzieri dei Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Ancona e Ascoli Piceno nell’ambito di un’operazione antimafia coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Ancona.
Il provvedimento ha colpito due fratelli di origine campana, uno dei quali condannato per associazione mafiosa, entrambi con precedenti per reati contro il patrimonio e la persona.
Il sequestro, disposto come misura di prevenzione patrimoniale, ha riguardato 25 unità immobiliari, tra cui numerosi appartamenti, un albergo, depositi, magazzini, uffici e stazioni di servizio, e 23 terreni per un’estensione complessiva di oltre 200.000 metri quadrati, tutti ubicati nella provincia di Ascoli Piceno. Il valore complessivo dei beni sequestrati supera i 4 milioni di euro.
Secondo quanto accertato dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Ancona e dalla Compagnia di San Benedetto del Tronto, i due fratelli – un tempo considerati a capo di un clan di camorra attivo tra Caserta e Napoli – si sarebbero trasferiti nelle Marche all’inizio degli anni ’90, in seguito a una faida con un gruppo rivale.Potrebbe interessarti
Verona, esplosione durante uno sgombero: tre carabinieri morti e oltre dieci feriti
Allarme Truffa nel Mondo della Nutrizione Sportiva, promettono “Diplomi Nazionali” e “Tesserini” fantasma
ICFE 2026, la fiera internazionale dei tappeti e delle pavimentazioni di Istanbul
Truffano anziana a Gaeta: tre arresti tra Napoli, Caserta e Benevento
Le indagini patrimoniali hanno permesso di ricostruire nel dettaglio la consistenza dei beni, evidenziando una netta sproporzione tra i redditi dichiarati e il valore dei beni acquisiti nel tempo. Le autorità inquirenti ritengono che le risorse utilizzate per le acquisizioni derivino da attività criminali pregresse, tra cui estorsioni, ricettazione, traffico di armi e droga e reati fallimentari.
Il sequestro, eseguito sulla base delle normative previste dal Codice Antimafia, ha anche un forte valore simbolico e sociale: colpire le ricchezze accumulate illecitamente significa anche sottrarre potere e influenza alla criminalità organizzata e restituire alla collettività risorse sottratte al circuito legale dell’economia.
La Guardia di Finanza sottolinea che, in base al principio di presunzione di innocenza, la responsabilità delle persone coinvolte sarà definitivamente accertata solo con sentenza irrevocabile.
Commenti (2)
E’ interessante vedere come le autorità agiscono contro la criminalità organizzata, ma mi chiedo se questo tipo di operazione possa realmente portare a un cambiamento duraturo nel territorio. Speriamo che queste misure siano efficaci.
Credo che sia importante fare attenzione a non colpire innocenti nel processo di sequestro, perche ci sono famiglie che potrebbero essere coinvolte senza aver fatto niente di male. Bisogna sempre fare le indagini con cura.