Un retroscena esplosivo scuote il mondo del calcio italiano. Durante il programma Netweek Calcio Show, Massimo Brambati ha ricostruito le dinamiche che hanno portato Antonio Conte a rimanere al Napoli, smentendo le voci di un suo ritorno alla Juventus e puntando il dito contro Cristiano Giuntoli, da ieri ex direttore bianconero.
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Secondo Brambati, il mancato approdo di Conte a Torino sarebbe legato a un episodio risalente all’ottobre 2023. All’epoca, con Rudi Garcia sulla graticola al Napoli, Giuntoli avrebbe contattato Conte, invitandolo a non accettare la panchina azzurra con la promessa di un futuro alla Juventus: “Non andare a Napoli, a te ci penso io”, avrebbe detto Giuntoli.
Una promessa, però, rimasta lettera morta. “Giuntoli è sparito, non si è più fatto sentire”, ha rivelato Brambati, sottolineando come Conte abbia atteso invano un incontro con il dirigente bianconero, che non si è mai concretizzato.
Il racconto di Brambati getta luce anche sul rapporto tra Conte e il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis. Nonostante le voci di tensioni, amplificate dall’assenza di un abbraccio tra i due dopo la conquista dello scudetto, De Laurentiis avrebbe fatto di tutto per trattenere il tecnico.
“Conte aveva un contratto di tre anni con il Napoli, e il presidente, dopo il trionfo in campionato, ha messo sul piatto 200 milioni per il mercato, oltre a risorse derivanti da possibili cessioni di Anguissa e Raspadori”, ha spiegato Brambati. Quando Conte ha ricordato a De Laurentiis una presunta intesa verbale che gli avrebbe permesso di lasciare il club a fine stagione, il patron azzurro avrebbe risposto: “Sì, ma non per un’altra squadra italiana”.
Brambati ha poi riportato le parole di Giorgio Chiellini, secondo cui Conte desiderava “chiudere il cerchio” con un ritorno alla Juventus, ma le condizioni non erano favorevoli. “La Juventus deve ringraziare Giuntoli se Conte non è tornato l’anno scorso”, ha chiosato Brambati, scagionando il tecnico leccese da eventuali responsabilità e puntando il dito contro la gestione bianconera.
Questo retroscena riapre il dibattito sul futuro della panchina juventina e sul futuro nel mondo del calcio di Giuntoli, mentre Napoli si gode il suo condottiero, saldo al timone di una squadra che continua a sognare in grande.
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