Ad Arzano l’evasione non è più invisibile. Grazie a un’indagine minuziosa dell’Ufficio Tributi comunale, sono stati scoperti circa 1.300 evasori della Tari, mai censiti o nascosti dietro superfici non dichiarate. Una mappa dettagliata del sommerso fiscale che ora torna alla luce e garantisce una boccata d’ossigeno ai bilanci comunali. Il risultato è tangibile: nessun aumento della tassa rifiuti per il 2025, nonostante l’aumento generale dei costi del servizio.
La notizia è stata formalizzata durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale, dove è stata approvata la delibera che sancisce una svolta concreta nella lotta all’evasione fiscale. “Abbiamo coperto l’intero costo del servizio senza aumentare le tariffe – ha spiegato l’assessore al Bilancio, Giuseppe Vitagliano – perché abbiamo scelto di allargare la base contributiva, e non di gravare su chi ha sempre pagato”.
Il piano ha consentito di affrontare una spesa complessiva di oltre 7,3 milioni di euro per il ciclo integrato dei rifiuti, che comprende raccolta, spazzamento e smaltimento di tutte le frazioni. Fondamentale, secondo la sindaca Cinzia Aruta, il principio alla base dell’intervento: “A Arzano le regole valgono per tutti. Chi evadeva, ora paga. Chi ha sempre fatto la propria parte, non sarà penalizzato. È questa l’equità che vogliamo: niente slogan, solo fatti”.
La scoperta delle utenze non dichiarate avrà effetto anche retroattivo, con il recupero dei tributi evasi negli ultimi cinque anni. Ma per il Comune di Arzano questa è solo la prima tappa: la lotta all’evasione continuerà con rigore, come scelta politica, amministrativa e culturale. Perché governare con giustizia vuol dire proteggere i cittadini onesti e dimostrare che pagare tutti vuol dire pagare meno.
Articolo pubblicato il giorno 30 Giugno 2025 - 17:12