Ancora una volta, il viaggio in treno si trasforma in un’odissea. Sulla tratta dell’Alta Velocità Roma-Napoli si sono registrati ritardi fino a 120 minuti, con treni deviati sulla linea convenzionale via Formia o via Cassino, corse cancellate o limitate. Tutto per un “inconveniente tecnico” che ha paralizzato la circolazione dalle prime ore del mattino, proprio nei pressi di Anagni.
A farne le spese, come sempre, sono i viaggiatori. Pendolari, famiglie, lavoratori, turisti: tutti accomunati da un sentimento ormai diffuso e legittimo, la stanchezza. Perché chi acquista un biglietto a caro prezzo si aspetta un servizio efficiente, puntuale, e soprattutto affidabile. Ma la certezza del viaggio, oggi, sembra essere un lusso. Eppure i prezzi restano sempre più alti, come se il “servizio garantito” fosse la regola. Peccato che la realtà sia ben diversa.
A sollevare la questione è anche Assoutenti, che chiede con forza un piano straordinario per l’estate, in vista degli spostamenti di milioni di italiani. Ma soprattutto rilancia un principio che ormai dovrebbe essere scontato: rimborsi automatici per chi subisce ritardi e disagi.
«Non si può più accettare – spiega il presidente Gabriele Melluso – che chi resta fermo in stazione per ore debba anche lottare per ottenere un misero indennizzo. Serve un sistema chiaro, veloce, e accessibile, che risarcisca senza dover presentare istanze, reclami e giustificazioni».
Perché quando il treno non parte in orario, o non arriva come previsto, il danno è reale: appuntamenti persi, giornate rovinate, ore sottratte al lavoro o alla vacanza. E quel danno va riconosciuto.
Intanto, la circolazione è lentamente ripresa. Ma la fiducia dei passeggeri, quella, resta bloccata.
Articolo pubblicato da Federica Annunziata il giorno 17 Giugno 2025 - 15:43
Commenti (1)
è incredibile come i treni continuano ad avere problemi, sono sempre in ritardo e non si capisce mai il motivo, poi i prezzi sono alti, ma il servizio è davvero pessimo. Io spero che qualcosa cambi.