italy, naples: Cristo Velato in Palazzo Sansevero. Veiled Chris renowned world ovr for the remarkable tissue-like quality of the marble by scuptor Giuseppe Sanmartino, 1753
Napoli si scatena con un evento che mischia storia, misteri e un tocco di follia: sabato 17 maggio, due repliche di “Il Testamento di Pietra” al Museo Cappella Sansevero promettono di catapultare il pubblico in un mondo di alchimia e leggende, con tanto di ricostruzioni storiche che sfidano la noia accademica.
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Organizzato da NarteA, questo spettacolo teatralizzato – diretto da Febo Quercia e interpretato da Sergio Del Prete, Pietro Juliano e Ciro Zangaro – combina una guida esuberante di Lina Toscano con momenti di teatro puro, il tutto per un biglietto di 28,00 euro acquistabile solo online al link: ticket.museosansevero.it/eventi/testamento-di-pietra. Chiamate i numeri 339 7020849 o 333 3152415 per altre info, se non potete resistere.
Il Testamento di Pietra trascina i visitatori in un turbinio di storia, alchimia e scienza, focalizzandosi su quel genio controverso di Raimondo di Sangro, il principe che non si faceva scrupoli a mescolare miti con realtà. Accanto a lui, emergono le figure dello scultore Giuseppe Sanmartino e del medico Giuseppe Salerno, in una narrazione che alterna monologhi e dialoghi per vivacizzare il percorso. Gli spettatori esploreranno la navata del museo, dove trionfano opere come il Cristo velato – quel capolavoro avvolto in un alone di mistero che fa impallidire i critici – insieme alla Pudicizia, al Disinganno e alla Cavea sotterranea, sede delle macabre Macchine Anatomiche. È un itinerario che non lesina su dettagli sconcertanti, mettendo in scena la trama di un principe che sfidava l’ignoranza con la sua aura leggendaria.
Tra le meraviglie del complesso museale, il pubblico si ritrova faccia a faccia con sculture che sembrano sfidare le leggi della natura, come il Cristo velato e le altre creazioni pensate da Raimondo di Sangro come un tempietto sepolcrale per i suoi eredi. Questa visita teatralizzata non è per i deboli di cuore: intrecciando la vita del principe con quelle di Sanmartino e Salerno, lo spettacolo alterna momenti di tensione e rivelazioni, trasportando tutti in un mondo dove la genialità sfocia in leggende che ancora oggi fanno discutere.
Promossa dal Museo Cappella Sansevero e realizzata da NarteA, questa iniziativa celebra la figura complessa di Raimondo di Sangro – inventore, mecenate e pilastro del primo Illuminismo – in un racconto che bilancia fatti e miti. Al centro c’è il suo spirito ribelle, che affermava “attraverso la ragione l’uomo raggiunge il disinganno e si libera delle false verità”, offrendo una prospettiva audace su un’epoca di innovazioni e segreti. Gli ambienti del museo diventano il palcoscenico perfetto per questa avventura, dove il pubblico scopre come la sua vita, piena di misteri, continui a intrigiare e scandalizzare.
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