Sentenza storica a Nocera Inferiore: riconosciuto il diritto a 9.000 euro di prestazione. “Vittoria della giustizia sociale”
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Una sentenza del Tribunale del Lavoro di Nocera Inferiore (n. 636/2025) ha ribaltato la richiesta di restituzione di 9.000 euro avanzata dall’INPS nei confronti di un beneficiario del Reddito di Cittadinanza, stabilendo che il cittadino aveva pieno diritto alla misura di sostegno per il periodo tra gennaio 2021 e giugno 2022.
Annullato il provvedimento INPS del 16 gennaio 2024 che chiedeva il rimborso
Condanna dell’ente al pagamento delle spese legali, compresi gli onorari dell’avvocato difensore.
Riconosciuto che il ricorrente rispettava tutti i requisiti previsti dalla legge. Un precedente importante. La decisione segna una svolta giurisprudenziale.
“I diritti sociali non possono essere compressi da procedure scorrette o interpretazioni restrittive”, si legge nella motivazione.
L’episodio riapre il dibattito sulle contestazioni automatiche dell’INPS, spesso basate su errori amministrativi o valutazioni arbitrarie.
Gli avvocati del ricorrente sottolineano che la sentenza “farà scuola” per migliaia di casi simili in tutta Italia, dove molti beneficiari sono stati ingiustamente richiamati a restituire somme percepite legittimamente.
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