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Roma – Il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS), Francesco Emilio Borrelli, ha presentato un’interpellanza urgente ai Ministri per la Pubblica Amministrazione e dell’Interno, portando nuovamente alla luce la controversa situazione amministrativa del Comune di Pomigliano d’Arco.
L’atto parlamentare, depositato nella giornata di ieri, punta i riflettori sulla mancata esecuzione di una sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) Campania e sulla presunta illegittimità della gestione del Corpo della Polizia Locale.
Borrelli, noto per la sua attenzione alle dinamiche criminali e amministrative del territorio, ricorda come in passato abbia già sollevato in Parlamento le “gravi e sconcertanti affermazioni” del Sindaco di Pomigliano d’Arco, il quale ha sempre negato la presenza della criminalità organizzata, ponendosi in contrasto con la commissione parlamentare antimafia e la Procura di Napoli.
L’interrogante evidenzia come il Ministero dell’Interno abbia disposto un’ispezione presso il Comune per accertare eventuali infiltrazioni mafiose, i cui esiti ufficiali sono ancora attesi e potrebbero avere “rilevanti risvolti istituzionali”.
Al centro dell’interpellanza vi è la vicenda del Dirigente Comandante della Polizia Municipale, Luigi Maiello. Borrelli ricostruisce come Maiello, protagonista di delicate indagini contro la criminalità organizzata, stesse indagando su un presunto affare di compravendita immobiliare da decine di milioni di euro legato all’applicazione del “piano casa”.
In tale contesto, tra le aziende che avevano ottenuto permessi di costruire ritenuti illegittimi dalla magistratura, figurerebbe anche una ditta colpita da interdittiva antimafia per legami con familiari di un condannato per reati aggravati dal metodo mafioso.
L’amministrazione guidata dal Sindaco Russo aveva rimosso il Comandante Maiello con un provvedimento di decadenza, successivamente sospeso e poi definitivamente annullato dal TAR Campania con una “pesante sentenza di merito” (n. 2918 dell’8 aprile 2025). Il tribunale amministrativo aveva evidenziato la “palese illegittimità” dell’atto comunale.
Nonostante la chiara pronuncia del TAR, Borrelli sottolinea con “molta preoccupazione” come ad oggi non sia stato adottato alcun provvedimento per la reintegrazione di Maiello nelle sue funzioni.
Nel frattempo, l’incarico di Dirigente Comandante della Polizia Locale continua ad essere svolto “illegittimamente e solo di fatto” da Emiliano Nacar, funzionario del Comune di Marigliano in aspettativa. Nacar era stato nominato con un incarico fiduciario (ex art. 110, co. 1, del d.lgs. n. 267/2000) nell’agosto 2024 con un atto firmato dal vicesindaco di Pomigliano d’Arco.
Borrelli ricorda inoltre come la Giunta Comunale avesse riconosciuto a Nacar, oltre alla retribuzione di posizione, un’indennità “ad personam” di 1.460,00 euro lordi mensili, legata alla “temporaneità del rapporto di lavoro, peraltro, condizionato dalla risoluzione di diritto dell’incarico, in caso di esito negativo dei giudizi pendenti”.
Secondo l’interpellanza, la sentenza del TAR Campania n. 2918/2025 avrebbe comportato la “risoluzione di diritto” del contratto a tempo determinato di Nacar, venendo meno il presupposto della vacanza della posizione dirigenziale.
Il Comandante Maiello, attraverso i suoi legali, aveva formalmente richiesto la sua reintegrazione con un atto di diffida e costituzione in mora protocollato il 9 aprile 2025, indirizzato alla Dirigente del Settore 2 e al Segretario Generale. Tuttavia, tale comunicazione sarebbe rimasta “tutt’ora senza alcun riscontro”.
Borrelli evidenzia il rischio che gli atti adottati da Emiliano Nacar, “decaduto dall’incarico”, siano “potenzialmente nulli o comunque illegittimi”, con possibili “gravi ripercussioni giuridiche e patrimoniali per l’amministrazione comunale”.
Alla luce di questi fatti, l’Onorevole Borrelli chiede ai Ministri interrogati se siano a conoscenza della situazione esposta e se non ritengano necessario attivare “urgentemente tutti gli accertamenti in merito alla mancata esecuzione della sentenza del TAR ed eventualmente alla legittimità degli atti adottati dall’attuale vertice della polizia locale di Pomigliano d’Arco”.
Infine, sollecita chiarimenti sulle iniziative che i Ministri intendano adottare per “garantire il rispetto delle decisioni giurisdizionali e la tutela della legalità amministrativa nell’ente locale in questione”.
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