Uno spettacolo teatrale che fa a pezzi la miseria umana: “Polveri Condominiali” arriva a Napoli Sabato 10 maggio alle 21:00 e domenica 11 maggio alle 19:00, il Teatro Sala Molière di Via Bognar a Pozzuoli, Napoli, ospita lo spettacolo “Polveri Condominiali” di Franco Autiero, diretto da Tonino Di Ronza con la presenza ingombrante di Gina Perna.
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Questa piece non si limita a intrattenere: vomita feroci e lucide considerazioni sull’umanità attraverso un monologo delirante, dove la protagonista Amelia-Amalia (Gina Perna) scarica sul pubblico espressioni in dialetto vernacolare, contaminato dal caos quotidiano di un condominio che fa schifo, in un mix visionario, noir e decisamente assurdo.
La paranoia claustrofobica che infetta l’anima
Riprendendo l’idea primitiva del monologo come angolazioni distorte della stessa mente malata, la messa in scena ruota intorno all’unica protagonista, intrappolata in una paranoia ossessiva che sfocia in schizofrenia. Il suo’esistenza misera, rinchiusa in uno spazio buio e soffocante come una prigione, anticipa presagi funesti: qui, il filo conduttore delle storie che si intrecciano “vivono” nelle immaginarie polveri vaganti velenose che danneggiano e innervosiscono, trasformando ogni respiro in un veleno che corrode l’anima – un commento crudo su come la vita quotidiana possa ridurre le persone a relitti nervosi.
L’interpretazione che non lascia scampo
Gina Perna, attrice instancabile e collaboratrice del testo, porta in scena i vari personaggi esaltandone i tratti con un’interpretazione calibrata e spietata. Lei stessa sottolinea che, affrontando il testo, si scoprono nuove forme interpretative che spingono l’attore a esplorare percorsi alternativi alla noiosa convenzione, di fronte a una costruzione drammaturgica e dialettale che è un vero campo minato di complessità. Il risultato? Amare riflessioni su un’esistenza vuota, senza speranze né appigli, che lascia il pubblico a ruminare sul nulla.
La musica che amplifica l’incubo
Le basi musicali non sono solo un contorno: si infilano come coltelli nella drammaturgia, con il brano “Aprite le finestre” interpretato da Franca Raimondi che funge da preludio, evolvendosi in una metamorfosi dissonante che sottolinea l’inquietudine e le emozioni tossiche del personaggio. Gli effetti tecnici, come il delay, esaltano il dualismo di Amelia-Amalia, rendendo l’intera esperienza un caos sonoro che non fa prigionieri.
Articolo pubblicato il giorno 7 Maggio 2025 - 13:12