Napoli, 3 maggio 2025 – A Napoli, il lavoro si trova col passaparola, e spesso si inventa da zero. In una città che non smette mai di arrangiarsi, nascono servizi “fai da te” che rispondono alle esigenze quotidiane con ingegno e immediatezza.
Dai parcheggi “riservati” al Parco Virgiliano ai taxi notturni a 5 euro, passando per le consegne di sigarette a domicilio, i napoletani dimostrano una creatività che trasforma ogni problema in un’opportunità.
Al Parco Virgiliano, nei giorni di festa, trovare parcheggio è un’impresa. Ma c’è chi ha trovato la soluzione: con un messaggio su WhatsApp o un gruppo social, qualcuno “mantiene” il posto per te al costo di 3 euro. “Li vediamo spesso nei fine settimana. Arrivano presto, si piazzano in punti strategici e aspettano. Si sono organizzati”, racconta il titolare di un chiosco del parco con un sorriso.
La stessa scena si ripete davanti allo stadio Maradona prima delle partite: ragazzi appostati agli angoli giusti cedono il parcheggio a pagamento, sfruttando la loro conoscenza del traffico e delle dinamiche della zona.Non mancano i “taxi notturni” improvvisati: giovani con la macchina di famiglia che, nei weekend, riportano a casa comitive di adolescenti a fine serata. Il prezzo? 5 euro a testa, con il tragitto concordato via WhatsApp. Un servizio pratico, che nasce dalla necessità di spostarsi in una città dove i trasporti pubblici notturni spesso lasciano a desiderare.
L’inventiva non si ferma qui. A Pozzuoli, una tabaccheria ha ideato un servizio di consegne a domicilio per chi resta senza sigarette dopo cena: basta una chiamata, e il pacchetto arriva direttamente sotto casa. Ci sono poi i “meccanici a domicilio”, che cambiano gomme con attrezzi portati da casa, e chi consegna snack a tarda sera. Persino gli studenti trovano supporto: a Napoli c’è chi realizza disegni tecnici e cartelloni per le scuole medie, pronti da consegnare, con annunci che circolano nei gruppi di quartiere.
Questa economia parallela funziona senza bacheche ufficiali, ma attraverso una rete efficiente fatta di messaggi vocali, amici di amici, social e numeri salvati in rubrica. È un sistema che vive di intuizioni e favori, dove l’immediatezza è la chiave. “A Napoli, quando il lavoro non si trova, si crea”, scrive l’AGI, e non potrebbe essere più vero.
Questi “strani lavori” sono il simbolo di una città che non si arrende, ma anche di un contesto dove la necessità aguzza l’ingegno. Da un lato, testimoniano la resilienza e la creatività dei napoletani, capaci di trasformare ogni difficoltà in un’opportunità. Dall’altro, evidenziano le lacune di un sistema economico e lavorativo che spinge molti a inventarsi un mestiere per sopravvivere.
Servizi come i parcheggi “prenotati” o i taxi improvvisati rispondono a bisogni reali, ma spesso operano in una zona grigia, senza regolamentazione né tutele.Napoli, con la sua capacità di arrangiarsi, continua a essere un laboratorio di idee e soluzioni, un luogo dove l’arte di “fare di necessità virtù” è una tradizione radicata.
Ma forse è arrivato il momento che le istituzioni supportino questa creatività, offrendo opportunità concrete e regolamentate, per trasformare l’ingegno napoletano in una risorsa strutturata. Fino ad allora, la città continuerà a cavarsela a modo suo, con un’idea, un favore, un’intuizione.
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