Il sole splende pieno su Napoli, limpido e caldo, come nei giorni di festa. E invece, in questo lunedì post-partita, c’è un contrasto amaro tra il cielo azzurro e il pareggio che ha frenato la corsa del Napoli. Il 2-2 contro il Genoa non è un risultato come gli altri. È una ferita che non gronda rabbia, ma una delusione silenziosa, matura, che si insinua nei discorsi dei bar, nelle chat di famiglia, nelle pause dal parrucchiere.
La sensazione è quella di aver dato tanto e aver raccolto poco. Per molti, la prestazione contro i rossoblù è stata tra le migliori dell’anno. Il Napoli ha dominato, costruito, creato. Ma il Genoa, arrivato al Maradona senza grandi pressioni, ha giocato come se fosse la finale dei Mondiali. «Ma questi che sono venuti a fare, la Champions?», sbotta Gennaro, abbonato da vent’anni in Curva B. Un lamento comune: solo contro il Napoli le squadre sembrano trasformarsi.
Eppure, stavolta, la delusione non è esplosa in rabbia. È rimasta lì, composta, come una città che ha imparato a convivere con le pressioni. Merito anche delle parole misurate di Scott McTominay, che nel dopopartita ha detto solo: «Non dobbiamo farci prendere dal panico». Poche frasi, ma pronunciate con lo sguardo fermo di chi sa tenere unito un gruppo. Da lì, un motto è diventato virale tra i tifosi: Keep calm and trust McFratm. È diventato uno stato d’animo collettivo, una sintesi perfetta tra tifo e fiducia.
Umberto, che ha seguito la partita dai Distinti, lo dice con convinzione: «Non puoi vincerle tutte, ma se giochi così, le vinci quasi tutte». E mentre i meme con il volto calmo di McTominay invadono i social, nei vicoli e sulle banchine della metro si respira l’orgoglio di chi non molla.
«Questa squadra va sostenuta adesso – dice Franco, 59 anni – non quando vince facile. Hanno fatto blackout per dieci minuti, ma che facciamo, li massacriamo?». Anche il Maradona ha scelto: fischi pochi, applausi molti. Perché stavolta Napoli sa che lo scudetto si costruisce anche così, nel cemento della fiducia, nel silenzio dopo una beffa, nella parola giusta detta al momento giusto.
Articolo pubblicato il giorno 12 Maggio 2025 - 15:47