Napoli – Prima il raid intimidatorio, un messaggio al clan degli emergenti ovvero quelli della nuova “Paranza di Pianura” dei Santagata, poi l’arresto due due vedette dello stesso gruppo criminale arrestate armate.
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È questa la pista principale su cui si concentrano gli investigatori per ricostruire il movente della “stesa” avvenuta nella notte a Pianura e della cattura da parte degli uomini della Squadra Mobile di Napoli di Salvatore Longobardo, 39 anni, e Luca Musto, 24.
I fermati: legami con il clan Santagata
I due sono stati arrestati per detenzione illegale di armi. Alcuni minuti prima della loro cattura si era registrata una stesa in piazza San Giorgio ma al momento i due non sono accusati direttamente della sparatoria. Le indagini, però, puntano in quella direzione: Musto, in particolare, sarebbe vicino al clan Santagata, una delle fazioni in lotta nel territorio.
Era stato arrestato nel novembre del 2023 e poi scarcerato al Riesame insieme con altri sei emergenti del gruppo Santagata tra i qualche anche un congiunto di Antonio Gaetano il baby boss detto biscotto ferito mortalmente nel marzo dello stesso anno a Mergellina e poi morto in ospedale dopo dieci giorni.
La dinamica: fuga spericolata e pistole sequestrate
L’allarme è scattato intorno alle 2, quando alcuni residenti hanno segnalato colpi d’arma da fuoco. Le volanti dei commissariati di Pianura e Bagnoli hanno intercettato due uomini a bordo di uno scooter che, alla vista delle pattuglie, hanno tentato una fuga rocambolesca, zigzagando per circa 500 metri prima di essere bloccati.
Addosso avevano una pistola ciascuna, sufficiente a far scattare l’arresto. Ora si trovano nel carcere di Poggioreale, mentre gli inquirenti verificano eventuali collegamenti con la sparatoria. Sul posto sono stati rinvenuti bossoli, ma nessun proiettile ha colpito auto o edifici: segno che l’obiettivo non era ferire, ma “marcare il territorio”.
Pianura, una faida senza fine
Quella di Pianura è una guerra tra clan che dura da 30 anni, con schieramenti che nel tempo hanno cambiato volto ma non logica. Oggi si fronteggiano i Santagata (eredi dei Calone-Esposito-Marsicano) e i Carillo-Perfetto, in un conflitto che affonda le radici negli scontri tra Lago e Marfella.
Il mese scorso sono stati arrestati didici giuovani camorrusti del clan Santagata e Carillo e tra questio anche il presunto killer Emanuele Bruno.
La risposta delle istituzioni
Di fronte al nuovo episodio, il prefetto Michele Di Bari ha disposto un potenziamento dei controlli per evitare un’escalation di violenza. Intanto, la Squadra Mobile indaga per stabilire se i due fermati siano davvero gli autori della sparatoria.
Il caso sarà discusso nella prossima riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza, mentre le telecamere di videosorveglianza potrebbero fornire nuovi elementi. Per ora, resta l’amara conferma: a Pianura, la criminalità organizzata continua a dettare legge.
(nella foto Luca Musto, uno dei due arrestati)
Articolo pubblicato il giorno 12 Maggio 2025 - 09:08
Questo articolo mette in luce una situazion molto complessa e preoccupante a Pianura. La faida tra clan sembra non avere fine e le autorità devono fare di piu per proteggere i cittadini da questi episodi violenti. Speriamo che ci siano maggiori controlli.