Napoli – Una vergognosa discarica a cielo aperto deturpa uno degli angoli più suggestivi di Napoli, precisamente in Corso Vittorio Emanuele, nella zona centrale nei pressi della chiesa parrocchiale di Santa Maria Apparente.
La denuncia arriva direttamente dai residenti, esasperati da una situazione che definiscono “intollerabile” e che stride violentemente con la bellezza storica e paesaggistica della città partenopea.
L’angolo del Corso Vittorio Emanuele si presenta oggi come un accumulo indiscriminato di rifiuti di ogni genere: sacchetti di immondizia, scarti alimentari, ingombranti abbandonati senza alcun riguardo per l’igiene e il decoro urbano.
Un pugno nell’occhio per chiunque transiti in questa arteria vitale della città, ma soprattutto un pessimo biglietto da visita per i numerosi turisti che quotidianamente percorrono la storica discesa delle scale del Petraio, che si affaccia proprio in prossimità di questa indecorosa situazione.
“È inaccettabile che un luogo così centrale e frequentato sia ridotto in questo stato”, tuona un residente della zona, visibilmente indignato. “Abbiamo più volte segnalato la situazione, ma finora nessuno è intervenuto. Ci sentiamo abbandonati e impotenti di fronte a questo scempio”.
La rabbia dei cittadini è palpabile, soprattutto considerando l’impatto negativo che questa discarica improvvisata ha sull’immagine della città. “Immaginate l’accoglienza che trovano i migliaia di turisti che scendono dalle scale del Petraio”, sottolinea un altro abitante, mostrando alcune fotografie eloquenti della situazione. “Si ritrovano di fronte a questo spettacolo indecente. Che idea si faranno della nostra città?”.
L’appello dei residenti è unanime: sollecitano un intervento immediato da parte delle autorità competenti per la rimozione dei rifiuti e la riqualificazione dell’area.
Chiedono inoltre una maggiore attenzione e controlli più frequenti per evitare che situazioni simili si ripetano in futuro, tutelando così il decoro urbano e la dignità di una delle zone più belle e storiche di Napoli. La speranza è che questo grido d’allarme possa sensibilizzare chi di dovere e restituire al Corso Vittorio Emanuele il suo volto più decoroso e accogliente.
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