È ufficialmente partita la rivoluzione elettrica del trasporto pubblico a Napoli. Domani, venerdì 31 maggio, i primi 22 autobus completamente elettrici entreranno in servizio sulle strade della città, anticipando una trasformazione che entro giugno 2026 porterà il numero totale dei veicoli full electric a quota 253.
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Una svolta green costruita con risorse del Pnrr per circa 180 milioni di euro, destinati all’acquisto dei nuovi mezzi (145 milioni) e alla realizzazione delle infrastrutture di ricarica (35 milioni). Gli autobus, forniti da aziende leader del settore in Europa e Cina, garantiranno un’autonomia media di 300 km, con ricarica rapida in deposito durante le ore notturne.
Le prime linee interamente servite da mezzi elettrici saranno la C78, la 654, la C65 e la 3M, mentre altri bus andranno a potenziare linee come la C16, la C63, la C42 e la 132. Ognuno dei veicoli è associato a un punto di ricarica, frutto di un lavoro tecnico minuzioso e di settimane di test.
“Un salto tecnologico vero”
I nuovi mezzi sono dotati delle più avanzate tecnologie di sicurezza e monitoraggio, dalla visione a 360° alla rilevazione di pedoni e ciclisti, dal controllo angoli ciechi ai sistemi anti-sonnolenza del conducente. “Questa è una nuova era per il trasporto pubblico napoletano”, ha dichiarato l’assessore alla Mobilità Edoardo Cosenza, sottolineando come la filosofia del sindaco Manfredi sia quella di presentare i risultati solo a cose fatte.
“Non si tratta di vetrine, ma di fatti concreti: entriamo davvero in un sistema sostenibile e a basse emissioni”. Con un parco mezzi oggi composto da circa 500 autobus, l’obiettivo di Anm è portare la quota elettrica a 300 unità, mantenendo solo un residuo di 100 veicoli diesel e 80 a metano. “Un salto tecnologico vero”, ha aggiunto il direttore generale di Anm Francesco Favo, “che segna una discontinuità storica nel servizio urbano della città”.
Articolo pubblicato il giorno 30 Maggio 2025 - 13:07