C’è un’eco viva e struggente che attraversa il tempo e i palcoscenici della memoria. È la voce, il sorriso, il talento inimitabile di Umberto Bellissimo, artista poliedrico, raffinato interprete di teatro e musica, che domenica 8 giugno 2025 alle ore 19.30 sarà celebrato, ancora una volta, nella cornice del Teatro Diana, con la quarta edizione del Premio a lui dedicato.
Un appuntamento ormai atteso e abituale, che nasce dal desiderio della moglie Paola De Marco Bellissimo e dall’instancabile lavoro del comitato dell’Associazione Onlus “Umberto Bellissimo” presieduta da Gianni Conte, con il vicepresidente Giuseppe Giorgio e i componenti Rosaria De Cicco, Adele Monaco, Antonella Morea e Carlo Piedepalumbo.
Una serata che è molto più di una semplice cerimonia: è un atto d’amore, un omaggio alla bellezza dell’arte e alla nobiltà di chi ha saputo viverla con rigore, passione e umanità.
Accolto come sempre grazie alla famiglia Mirra nello storico teatro vomerese di via Luca Giordano, il Premio “Umberto Bellissimo” non si limita a custodire il ricordo, ma rinnova il legame tra passato e presente riconoscendo il valore di chi oggi continua a tenere alta la bandiera dell’impegno artistico.
A ricevere i riconoscimenti realizzati dallo scultore Salvatore Oliva, saranno figure di spicco dello spettacolo: Bruno Garofalo, cui andrà il “Premio Speciale Umberto Bellissimo”; Adriano Falivene, per la sezione “Teatro Contemporaneo e Nuovi Scenari”; Patrizio Trampetti, con il premio “Teatro Musicale”; e Nunzia Schiano, insignita come “Migliore attrice Cinema e Teatro”. Quattro nomi, quattro universi espressivi, che riflettono la stessa luce con cui Bellissimo ha segnato ogni scena da lui abitata.
A condurre la serata saranno il giornalista e critico Giuseppe Giorgio e l’attrice e conduttrice Mirea Flavia Stellato, mentre sul palco saliranno, tra gli altri, artisti amici e compagni di viaggio dell’indimenticato attore, come Gianni Conte, leader della Nuova Orchestra Italiana, Pino De Maio, Barbara Buonaiuto, Rosaria De Cicco e la docente universitaria di Letteratura italiana e Letteratura teatrale italiana, Antonia Lezza.
Nato per incantare, Umberto Bellissimo ha attraversato con grazia e talento i mondi del teatro, della musica e della televisione. Indimenticabile Sarchiapone nella “Cantata dei Pastori” con Peppe Barra, fu diretto da Eduardo De Filippo ne “La donna è mobile” già nel 1981, per poi distinguersi sotto le regie di grandi maestri come Luigi De Filippo, Bruno Garofalo, Andrée Ruth Shammah, Mario Santella, Armando Pugliese, Giacomo Rizzo, Antonio Calenda e Geppy Gleijeses.
Al cinema, lavorò con Nanni Loy in “Mi manda Picone”, con Nanni Moretti in “La messa è finita”, e con Salemme, De Crescenzo e Siani. In tv fu volto amato di “La Squadra” e “Orgoglio”.
Eppure, accanto all’attore, visse sempre il cantante, il performer elegante e intimo che seppe raccontare Viviani e l’anima di Napoli nei suoi album “Bellissimo… Canto a Viviani” e “Non solo Variété”.
Domenica, il suo nome tornerà a brillare. E in quel teatro gremito di affetto e arte, sarà come vederlo ancora lì, su quel palcoscenico che non ha mai smesso di appartenere alla sua anima.
Collaboratore di lunga data di Cronache della Campania
Da sempre attento osservatore della società e degli eventi.
Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni.
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L'evento sembra molto interessante e importante, ma io non capisco perche il nome di alcuni artisti non è conosciuto da tutti. Magari bisognerebbe fare più pubblicità o spiegare meglio le loro opere al pubblico in generale.