Napoli si infiamma per l'uscita di un album che sfida ogni regola del gioco musicale, con il cantautore di origini campane Napoleone che lancia "Moderno Italian Touch" come un pugno allo stomaco delle etichette preconfezionate. Pubblicato oggi su tutte le piattaforme digitali, questo secondo disco promette di mischiare generi in un caos creativo che potrebbe far inorridire i puristi, anticipato da tracce come "Jolie" – una storia d'amore tra vicoli napoletani e fughe romantiche – e la rilettura audace di "Voglia 'e Turnà", il classico di Teresa De Sio riscritto a 42 anni dalla sua nascita.
Un Album che Ignora le Etichette
"E' un album - spiega all'ANSA il cantautore - che prova ad andare oltre qualsiasi genere o etichetta.Potrebbe interessarti
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Serata Esplosiva al Riot
Stasera, il Riot di Napoli ospiterà un evento che promette scintille: un incontro condotto da Federico Vacalebre dedicato all'album, seguito da uno showcase live per celebrare l'uscita tra parole taglienti e melodie che picchiano duro. I fan potrebbero ritrovarsi travolti da un'atmosfera elettrica, con il pubblico pronto a tuffarsi in questo bagno di suoni ribelli.
Collaborazioni che Fanno Scalpore
L'album non lesina su alleanze imprevedibili, con featuring che uniscono mondi distanti come Yung Snapp e Teresa De Sio, creando un cocktail musicale che potrebbe far alzare più di un sopracciglio. "La scelta dei featuring o dei musicisti - aggiunge Napoleone - non è mai dettata da regole commerciali o di trend. C'è sempre qualcosa di emotivo che spinge il tutto. Qualcosa che credo abbia a che fare con il soul e le anime artistiche di ognuno di noi. Lo dimostra il fatto che anche scrivendo e producendo con artisti che arrivano da generi molto lontani dal mio come appunto Yung Snapp o Guè, si arrivi poi a trovare dei punti in comune che danno vita a produzioni originali e assolutamente non scontate", ribatte il cantautore con un ghigno che sa di rivoluzione sonora, sfidando le mode del momento per un risultato grezzo e autentico.
Commenti (1)
L’album di Napoleone sembra davvero interessante, ma c’è tanta confusione nei generi e nelle sonorità. Non so se sia un bene o un male, ma la musica napoletana merita attenzione e rispetto. I featuring sono una scelta strana.