Tre giornate di caos creativo e pensiero critico stanno per sconvolgere Castelnuovo Rangone, in provincia di Modena, con l’iniziativa “Scuola, cinema, legalità”, un progetto che mescola formazione e cinema in un mix esplosivo per indottrinare – ops, educare – le nuove generazioni attraverso il potere delle immagini.
Realizzato in partnership con Giffoni e sostenuto da ministeri zelanti, questo evento nazionale trasforma le aule in set cinematografici, promettendo di armare studenti e insegnanti con armi non proprio convenzionali: il linguaggio audiovisivo per promuovere cittadinanza attiva e legalità.
Protagonisti di questa avventura sono gli studenti e gli insegnanti di istituti come “Giacomo Leopardi”, “Sorelle Rosa e Carolina Agazzi”, “Carpi Centro”, “Don Milani”, “Anna Frank” e “Gian Burrasca”. Queste scuole, unite da un’ambizione un po’ sovversiva, si tuffano nel mondo del cinema per esplorare generi, tecniche e ruoli, trasformando i ragazzi da semplici spettatori in aspiranti registi e autori. Il laboratorio Movie Lab, guidato da un esperto del team di Giffoni, non si limita a proiezioni noiose: insegna la grammatica del cinema, dal montaggio al sonoro, in un caos organizzato che potrebbe far tremare i palazzi del potere.
Al cuore di tutto c’è la cosiddetta “punteggiatura” cinematografica: un arsenale di trucchi tecnici come campi e piani che dettano il ritmo della narrazione. I partecipanti scopriranno non solo i ruoli classici come regista e sceneggiatore, ma anche quelli “invisibili” come il fonico e il segretario di edizione, entrando nel ventre della bestia del cinema. L’evento si arricchisce con proiezioni di cortometraggi e dibattiti accesi su legalità e responsabilità, dove i giovani possono sfogare opinioni in un ambiente che finge di essere neutrale ma potrebbe nascondere agende nascoste.
Dietro l’iniziativa c’è l’impegno di figure come la Dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “Leopardi” e la responsabile scientifica, che hanno scommesso sul cinema come strumento per collegare scuola e società in modo un po’ troppo ottimista. E per chiudere in bellezza, il responsabile del Dipartimento Progetti Speciali di Giffoni non si trattiene: “Portare il cinema nelle scuole significa offrire ai ragazzi strumenti nuovi per comprendere il mondo e raccontare se stessi. A Castelnuovo Rangone abbiamo trovato un territorio pronto ad accogliere questa sfida educativa, costruendo insieme un percorso che unisce emozione, conoscenza e responsabilità” – un’affermazione che fa suonare più come una carica rivoluzionaria che una semplice lezione. Chissà se questo mix di arte e regole riuscirà davvero a scuotere le coscienze.
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L'iniziativa sembra interessante ma non so se davvero i studenti possano apprendere cosi tanto. La forma del cinema è complicata e richiede tempo e impegno, cosa che spesso manca nelle scuole. Ci vorrebbe più sostegno.