Napoli si prepara a riabbracciare il Giro d’Italia, in quella che il sindaco metropolitano Gaetano Manfredi definisce “una lunga storia d’amore”. Il 15 maggio, la città sarà di nuovo protagonista della corsa rosa, non solo come scenografia mozzafiato ma come simbolo di un rapporto solido con Rcs e con lo sport internazionale.
“Il Giro fa bene a Napoli – ha affermato Manfredi – perché le immagini delle nostre bellezze trasmesse in tutto il mondo hanno un impatto turistico straordinario, visibile nei numeri e nel rinnovato entusiasmo”. Ma quest’anno la sfida non è solo estetica o organizzativa. Il vicesindaco metropolitano Giuseppe Cirillo ha voluto sottolineare un’altra chiave di lettura, decisamente più sociale e profonda: “Abbiamo scelto di portare la corsa anche in luoghi che vivono situazioni complesse, come il Parco Verde di Caivano o lo stabilimento Fiat-Stellantis di Pomigliano, per dire che ovunque c’è speranza. Il Giro è anche questo: una metafora di riscatto, un’occasione di rinascita”.
L’evento si inserisce in un piano più ampio che vede Napoli al centro dello sport europeo. A ricordarlo è stato Sergio Colella, consigliere metropolitano con delega allo Sport, che ha evidenziato l’impegno economico e infrastrutturale che accompagna la corsa: 3,1 milioni di euro già investiti nella riqualificazione delle strade e numerosi interventi su impianti sportivi e sedi culturali, con lo sguardo rivolto a Napoli capitale europea dello Sport 2026.
E proprio in vista di quell’appuntamento, la città sta lavorando su un sogno ancora più ambizioso: far partire il Giro d’Italia da Napoli. “Ci stiamo muovendo su tante ipotesi – ha detto Manfredi – e tra queste c’è anche quella di ospitare la tappa inaugurale. Il 2026 sarà un anno ricco di eventi per noi, ma già questo 2025 promette molto, come dimostrato dall’anteprima della partita d’inaugurazione degli Europei di pallavolo a piazza Plebiscito”.
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