Napoli– La lingua napoletana incontra Dante Alighieri nel penultimo appuntamento degli “Incontri sul dialetto”, rassegna organizzata dalla Fondazione Campania dei Festival – diretta da Ruggero Cappuccio e presieduta da Alessandro Barbano – e promossa dal Comitato scientifico per la salvaguardia del patrimonio linguistico napoletano istituito dalla Regione Campania.

L’Inferno in napoletano: la lezione di Matilde Pierro Donnarumma

Lunedì 12 maggio, alle 16, nella Sala Comencini del Musap (Palazzo Zapata, piazza Trieste e Trento), l’attore Enzo Salomone interpreterà passi dell’Inferno dantesco nella traduzione – o meglio, “riscrittura” – di Matilde Pierro Donnarumma, autrice che pubblicò i versi a fascicoli nelle edicole a partire dal 1965, prima di raccoglierli in volume.

Recentemente è stato edito anche il suo Purgatorio in napoletano. Una tradizione di famiglia: il bisnonno Luigi Pierro, editore e libraio, animò un cenacolo culturale frequentato, tra gli altri, da Benedetto Croce.

Seicento e Settecento: Basile, Cortese e il canone dialettale

Alle 17, focus su “Il dialetto nella grande letteratura: il Seicento e il Settecento”, con gli interventi di Nicola De Blasi, Salvatore Iacolare, Nunzio Ruggiero e Carolina Stromboli. Si ripercorrerà la nascita della tradizione letteraria napoletana, con Giulio Cesare Cortese e Giambattista Basile (autore dello Cunto de li cunti), per arrivare alle traduzioni in dialetto dei classici e all’opera dell’editore Giuseppe Maria Porcelli, curatore della Collezione sui poemi in lingua napoletana.

Informazioni e programma

Gli incontri, a ingresso libero, proseguiranno fino al 19 maggio. Il programma completo è disponibile sul sito fondazionecampaniadeifestival.it.

Un’occasione per scoprire come il napoletano, da lingua popolare, sia diventato strumento di alta letteratura – da Dante ai classici del Barocco.

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Articolo pubblicato da Gustavo Gentile il giorno 11 Maggio 2025 - 09:06