È iniziato dinanzi al Collegio B del Tribunale di Benevento, presieduto dal giudice Rotili, il processo a carico di quattro operatori socio-sanitari accusati di maltrattamenti aggravati nei confronti di anziani ospiti della casa albergo di Cerreto Sannita.
L’udienza, svoltasi nei giorni scorsi, è stata aggiornata al prossimo 22 maggio per discutere le questioni preliminari sollevate dalle difese. L’avvocato Barbieri, legale di G.P., 51 anni, di Cusano Mutri, ha riproposto istanza di patteggiamento, già respinta in fase di udienza preliminare.
L’avvocato Ciotta, difensore di G.S., ha invece chiesto la revoca della costituzione di parte civile per presunti vizi relativi alla legittimità dell’atto. Richiesta analoga è stata avanzata anche dagli avvocati Massimo Viscusi e Vaccarella, legali rispettivamente di A.M. e L.A.M., che hanno sollevato dubbi sullo status di eredi o amministratori di sostegno delle persone offese.
Nel corso della fase preliminare, il giudice aveva accolto un’eccezione dell’avvocato Viscusi sull’indeterminatezza del capo d’imputazione, facendo modificare la dicitura da “persone ancora da identificare” a “persone non più identificate”.
L’inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Stefania Bianco e condotta dai Carabinieri e dalla Guardia di Finanza di Solopaca e Cerreto Sannita, con il supporto del NAS di Salerno, aveva portato all’emissione di misure cautelari: inizialmente il divieto di avvicinamento alla struttura, poi sostituito dal divieto di esercitare la professione per un anno per tre degli imputati. Solo A.M. non aveva presentato ricorso al Riesame.
Le accuse riguardano presunti episodi di violenza fisica e psicologica: urla, insulti e atteggiamenti intimidatori rivolti ad anziani fragili e non autosufficienti.
Articolo pubblicato il giorno 12 Maggio 2025 - 20:12