Una maxi inchiesta sugli appalti pubblici nel Comune di Valva ha portato al sequestro preventivo, anche per equivalente, di 787mila euro.
Il provvedimento è stato eseguito oggi dalla Squadra Mobile di Salerno su disposizione del gip, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura che coinvolge funzionari pubblici, ex e attuali amministratori comunali e l’imprenditore Aniello Abate, legale rappresentante della Fga srl.
Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di falso ideologico, truffa aggravata ai danni di un ente pubblico e turbata libertà degli incanti. Al centro dell’inchiesta, avviata due anni fa dopo una denuncia dell’attuale sindaco, ci sono presunte irregolarità legate a un appalto per la sistemazione idrogeologica in località San Abbondio, affidato dalla precedente amministrazione.
Secondo l’accusa, l’imprenditore avrebbe agito in concorso con l’allora sindaco Vito Falcone, l’ex vicesindaco Lorenzo Falcone e l’ex assessore Elio Feniello – oggi tutti consiglieri di minoranza – falsificando atti pubblici per attestare presunte varianti al progetto e la conclusione dei lavori, nonostante le opere fossero state eseguite solo parzialmente o in modo difforme.
Falsi verbali, certificati e collaudi avrebbero consentito alla Fga srl di incassare quasi 800mila euro e ottenere indebitamente la qualificazione per lavori specialistici. Al centro dell’indagine anche il ruolo del responsabile unico del procedimento (Rup), del suo supporto, del direttore dei lavori e del collaudatore statico.
Il gip ha ritenuto sussistenti gravi indizi solo per le ipotesi di falso e truffa aggravata, rigettando però la richiesta di misure cautelari personali. Disposto comunque il sequestro dei fondi.
La Procura ha impugnato la decisione, ritenendo ancora attuali le esigenze cautelari e sostenendo anche la fondatezza delle altre accuse, tra cui la turbativa d’asta in appalti banditi in altri tre Comuni del Salernitano.
Articolo pubblicato da A. Carlino il giorno 16 Maggio 2025 - 15:06
Commenti (1)
La situazion è preoccupante e dimostra che ci sono problemi gravi nella gestione dei appalti pubblici. È importante che le autorità facciano chiarezza e puniscano chi ha sbagliato, per mantenere la fiducia nel sistema.