Napoli – La vittima dell’agguato di camorra di ieri sera al rione Conocal di Pontcelli, Antonio De Cristofaro, 26 anni, è considerato dagli investigatori vicino al clan camorristico Aprea di Barra. Sull’omicidio indaga la Squadra Mobile della Polizia di Stato, in collaborazione con gli agenti del Commissariato di Ponticelli.
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Il giovane era già noto alle forze dell’ordine. Nel febbraio del 2023, era stato arrestato dai Carabinieri per porto illegale di arma da fuoco e ricettazione. Quella notte, intorno alle 2, De Cristofaro fu fermato insieme ad altri tre giovani sul lungomare di Mergellina: tra loro anche Emmanuel Aprea, detto Manuel, all’epoca 20enne e figlio di Gennaro Aprea, ritenuto boss dell’omonimo clan. Con loro anche Giuseppe Tulipano (classe 1992) e un 20enne incensurato.
Durante il controllo, i carabinieri del Nucleo Operativo di Napoli Centro trovarono nell’auto una pistola Beretta calibro 7,65, con sei colpi nel caricatore, e circa 1.600 euro in contanti in banconote di piccolo taglio. L’arma risultò poi rubata alla Polizia Municipale di Frattaminore nel corso di un furto avvenuto nell’ottobre 2022. I quattro furono arrestati e portati in carcere in attesa di giudizio.
L’arma venne sottoposta a verifiche dattiloscopiche e balistiche per accertare un eventuale utilizzo in episodi di sangue. Ora, a distanza di poco più di un anno, Antonio De Cristofaro è finito nel mirino di un agguato mortale, in un contesto – secondo gli investigatori – che potrebbe avere a che fare con dinamiche interne o trasversali ai clan attivi nella zona orientale della città.
Le indagini portano alla faida di Ponticelli
Le indagini sono in corso e gli investigatori non escludono alcuna pista, inclusa quella dell’eventuale regolamento di conti all’interno della criminalità organizzata di Ponticelli.
Articolo pubblicato il giorno 16 Maggio 2025 - 10:51