Afragola – Oltre duemila persone hanno sfilato ieri sera in una vibrante fiaccolata per ricordare Martina Carbonaro, la 14enne brutalmente uccisa dall’ex fidanzato nei pressi dello Stadio Moccia.
A guidare il corteo uno striscione con la scritta “L’amore vero non uccide. Ciao Martina”. Tra i partecipanti il sindaco di Afragola con lo stendardo comunale, il parroco don Maurizio Patriciello, e i genitori della giovane, con la madre Enza Cossentino che indossava una maglietta raffigurante la figlia.
Il percorso, partito da Piazza Municipio, è stato accompagnato da un lungo applauso silenzioso, al quale hanno aderito numerose associazioni, rappresentanti di parrocchie, scolaresche e cittadini. Presenti anche gli studenti dell’Istituto Superiore “A. Torrente” di Casoria, diretto dalla preside Annamaria Orso, dove Martina studiava.
Giunti allo Stadio Moccia, accanto al casolare teatro del delitto, è avvenuto un lancio di palloncini bianchi, suggellato dal grido dei ragazzi: “Martina vive”. Sull’altare del campo, la mamma di Martina ha preso la parola per rinnovare la richiesta di giustizia: “Dio perdona, io no. Martina nessuno me la potrà riportare” ha dichiarato, tra la commozione dei presenti.
L’iniziativa, promossa dalla comunità locale, ha voluto lanciare un messaggio forte contro la violenza di genere, coinvolgendo famiglie, amici e istituzioni in un abbraccio corale per la giovane vittima.
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