Afragola – “Amare è meraviglioso, ci rende simili a Dio, ma è terribilmente difficile. Troppo spesso si confonde l’amore con il piacere o il possesso”.
Sono le parole di don Maurizio Patriciello, parroco del Parco Verde di Caivano, pronunciate ieri ad Afragola durante un evento che ha riunito migliaia di persone, diversi sindaci e la mamma di Martina, la giovanissima vittima di un femminicidio che il sacerdote fatica a definire tale, proponendo piuttosto il termine “infanticidio” per l’età della ragazza, appena 14 anni.
Nel corso della giornata, don Patriciello ha partecipato a un incontro a Pellezzano (Salerno), accolto dal sindaco Francesco Morra, per parlare di ambiente e legalità con gli studenti. In un video diffuso sui social dal Comune, il prete ha condiviso riflessioni profonde e dolorose, ispirate anche da un editoriale pubblicato stamane su Avvenire, dedicato proprio al tragico caso di Martina.
“Un dramma che ci lascia attoniti, che ci spinge a pensare e a riflettere”, ha dichiarato, sottolineando la necessità di un esame di coscienza collettivo.
“C’è qualcosa che non va, e noi adulti non vogliamo ammetterlo”, ha proseguito don Patriciello. “Non abbiamo compreso appieno che l’amore è un sentimento nobile, ma complesso. Spesso lo confondiamo con il piacere o con il possesso. L’aggettivo ‘mio’, che usiamo con affetto per dire ‘la mia mamma’, può trasformarsi in qualcosa di orribile quando diventa espressione di dominio”.
Il sacerdote, da anni voce autorevole nella lotta contro le ingiustizie sociali e la criminalità nella Terra dei Fuochi, ha invitato a una riflessione profonda sui valori che guidano le relazioni umane, specialmente tra i giovani. La vicenda di Martina, che ha scosso l’opinione pubblica, diventa così un monito per ripensare l’educazione all’affettività e al rispetto, affinché tragedie simili non si ripetano.
L’incontro di Pellezzano, incentrato su temi come la legalità e la tutela dell’ambiente, ha rafforzato il messaggio di don Patriciello, che continua a essere un punto di riferimento per le comunità locali, chiamate a confrontarsi con le sfide di un territorio complesso e con il bisogno di costruire un futuro basato su valori autentici.
Articolo pubblicato il giorno 29 Maggio 2025 - 20:51