Nuovo caso politico-elettorale a Senerchia, piccolo comune di 750 abitanti in provincia di Avellino, dove per le prossime elezioni comunali del 25 e 26 maggio sono state presentate ben 21 liste, la maggior parte composte da candidati non residenti in Campania.
La Commissione provinciale elettorale ha sospeso per 48 ore una delle liste a causa del simbolo utilizzato nel contrassegno, che raffigurava il fascio littorio romano. Secondo quanto riportato nel verbale della Prefettura di Avellino, il simbolo richiama "ideologie autoritarie, vietate dalla Costituzione e dalla legge Scelba del 1952".
I promotori della lista avranno tempo fino alla scadenza delle 48 ore per presentare un nuovo simbolo, altrimenti saranno esclusi dalla competizione elettorale.Potrebbe interessarti
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A Senerchia, nonostante il numero esiguo di abitanti, solo due liste sono composte da residenti: quelle guidate dai candidati sindaci Michele Di Muro e Concetta Varalla, espressione rispettivamente dell’ex maggioranza e dell’ex opposizione. Il comune è attualmente commissariato dopo le dimissioni della precedente amministrazione.
Le altre 19 liste, formate da candidati provenienti da altre province e regioni, sono state presentate per consentire agli aspiranti consiglieri di usufruire dei 30 giorni di permesso retribuito, previsto per legge nei comuni con meno di mille abitanti, dove non è necessaria la raccolta di firme per la presentazione delle candidature.







Commenti (1)
L’elezione a Senerchia sembra essere molto complicata con tante liste, ma è strano che ci siano tanti candidati non residenti. Sarebbe interessante capire come questo possa influenzare le decisioni della gente del posto.