In una città come Napoli, dove l’ingegno locale spesso sfiora il confine della legalità, le Fiamme Gialle hanno sferrato un colpo da manuale contro il fiorente mercato dei falsi, sequestrando un deposito con oltre 40.000 articoli contraffatti che, se finiti nelle mani dei consumatori, avrebbero potuto fruttare più di 1 milione di euro.
Due giovani della provincia, entrambi sulla trentina, sono finiti nei guai per contraffazione e ricettazione, scoperti mentre trafficavano pacchi in un locale sotterraneo a Orta di Atella.
Le unità del Gruppo di Frattamaggiore, sempre all’erta per stanare i furbetti dell’economia sommersa, hanno pizzicato i due sospetti mentre si muovevano con aria sospetta, caricando e scaricando pacchi in un seminterrato che nascondeva un vero tesoro di prodotti taroccati.
Tra profumi, cosmetici, accessori, capi di abbigliamento e gadget hi-tech, il bottino era così vasto da sembrare un supermarket parallelo, con confezioni palesemente dozzinali e codici QR che non portavano da nessuna parte.
Quello che i finanzieri hanno definito deposito del falso – un nascondiglio che, con il suo packaging scadente e le imitazioni dozzinali, rappresenta l’ennesimo schiaffo ai marchi originali – avrebbe potuto inondare il mercato online e le strade, gonfiando le tasche di chi sfrutta le tendenze del momento per ingannare i consumatori ignari.
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E' incredibile come a Napoli si possa fare cosi tante attivita illeciti. Ma se i finanzieri non fossere intervenuti, chissa quanti prodotti falsi sarebbero arrivati ai consumatori. Certo che i giovani devono trovare lavoro onesto.