Un intervento di altissima complessità è stato eseguito con successo all’Ospedale Santobono di Napoli, dove un’équipe di Urologia Pediatrica ha rimosso in laparoscopia un raro aneurisma che interessava la vena renale destra fino alla sua confluenza con la vena cava.
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L’operazione, resa ancora più delicata dalla compromissione della funzionalità renale, è stata eseguita su un ragazzo di 17 anni trasferito d’urgenza da un’altra struttura sanitaria.
A guidare l’intervento è stato il professor Giovanni Di Iorio, direttore della Struttura Complessa di Urologia Pediatrica del Santobono, coadiuvato dalla sua équipe multidisciplinare e dal team anestesiologico.
L’intervento, spiegano i medici, rappresenta un caso clinico eccezionale: si tratta infatti del primo intervento documentato al mondo di correzione laparoscopica di questo tipo di aneurisma in età pediatrico-adolescenziale. Secondo una revisione della letteratura scientifica, i casi simili registrati a livello globale sarebbero appena dieci, tutti in pazienti adulti, e nessuno di questi con esito conservativo per il rene.
A differenza delle esperienze finora documentate, l’approccio adottato al Santobono ha permesso di evitare la nefrectomia grazie a una plastica della vena renale, salvaguardando così la funzione dell’organo. L’uso della chirurgia laparoscopica ha inoltre garantito un decorso post-operatorio più rapido, con minore dolore e un ritorno alle normali attività in tempi ridotti.
“Per la posizione dell’aneurisma e le sue dimensioni, si trattava di un intervento estremamente complesso”, ha spiegato Di Iorio. “Abbiamo scelto un approccio mininvasivo avanzato e, grazie all’esperienza maturata dal nostro team, abbiamo garantito al paziente una soluzione efficace e sicura”.
“Abbiamo salvato un rene che altrove sarebbe stato rimosso: questo è il futuro della chirurgia pediatrica.”
Prof. Giovanni Di Iorio, direttore Urologia Pediatrica – Santobono
Soddisfazione anche da parte del direttore generale dell’AORN Santobono-Pausilipon, Rodolfo Conenna: “L’adolescenza è spesso un’area grigia tra pediatria e medicina degli adulti. Per questo siamo impegnati ad ampliare l’offerta assistenziale con percorsi dedicati e altamente specializzati per pazienti fino ai 18 anni”.
Il giovane paziente, attualmente in ottime condizioni cliniche, sarà dimesso nei prossimi giorni e continuerà il suo percorso di cura attraverso un monitoraggio specialistico volto a garantire il pieno recupero della funzione renale.
Cos’è un aneurisma della vena cava-renale?
Un aneurisma venoso è una dilatazione anomala di una vena, e quando coinvolge la vena renale (che drena il sangue dal rene) e la vena cava inferiore (la principale vena dell’organismo che raccoglie il sangue refluo dagli arti inferiori e dagli organi addominali), può diventare estremamente pericoloso.
Nel caso trattato al Santobono, l’aneurisma causava un grave restringimento del flusso venoso renale, con rischio di compromissione irreversibile del rene e di complicanze sistemiche, come trombosi o embolie.
Rarità del caso:
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Solo 10 casi simili descritti in letteratura scientifica a livello mondiale, tutti in pazienti adulti.
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Nessun precedente in cui, in presenza di ostruzione simile, sia stato possibile salvare il rene.
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Prima volta al mondo che l’intervento viene eseguito con tecnica laparoscopica mininvasiva in età adolescenziale.
Perché è importante?
La riuscita dell’intervento rappresenta un importante traguardo per la chirurgia urologica pediatrica e apre nuove prospettive per il trattamento di patologie rare e complesse anche nei più giovani, riducendo l’invasività e aumentando le possibilità di preservare la funzionalità degli organi.
Articolo pubblicato il giorno 17 Aprile 2025 - 13:08