Foto dal web
Marcianise – Clima di alta tensione nello stabilimento Jabil di Marcianise, dove un “ultimatum” aziendale ha innescato una nuova, veemente reazione da parte dei lavoratori. Questa mattina, la forza lavoro ha nuovamente incrociato le braccia, bloccando la produzione per un’ora in segno di aperta contestazione.
La miccia è stata la missiva con cui la direzione della multinazionale statunitense ha fissato il 6 maggio come data limite per la presentazione delle dimissioni incentivate destinate a quei dipendenti che non intendono transitare sotto la Tme, l’azienda designata da Jabil per l’acquisizione del sito casertano e dei suoi 408 addetti.
L’offerta sul tavolo prevede un “incentivo all’esodo” quantificato in 30mila euro lordi per chi rinuncerà alla disoccupazione, cifra che scende a 10mila euro in caso contrario.
Jabil, nella sua comunicazione, ha precisato che le adesioni al programma di uscita volontaria saranno valutate “nei limiti definiti dalle esigenze tecnico organizzative e produttive dell’azienda”, allegando il modulo di adesione da compilare entro il termine perentorio.
L’azienda ha inoltre avvertito che la mancata adesione o la presentazione di soluzioni alternative sarà interpretata come una preferenza per il trasferimento alla Tme.
La risposta sindacale non si è fatta attendere. Le Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) hanno denunciato in una nota quella che definiscono una “nuova provocazione” da parte di un’azienda che formalizza le opzioni di dimissioni incentivate suggerite dal Ministero.
Quanto al piano di cessione a Tme, già avallato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso dopo l’incontro del 16 aprile, la RSU ha ribadito con fermezza la propria opposizione: “Questo piano non ci interessa! La totalità dei dipendenti ha già respinto tutte le opzioni alternative proposte […] e continua a difendere il presidio industriale, certi della possibilità di un consolidamento e rilancio della missione all’interno della multinazionale.
I nostri uffici legali sono pronti alle necessarie impugnative. Siamo stanchi di essere quotidianamente vessati e colpiti nella nostra dignità di professionisti e cittadini italiani ma la nostra lotta è soltanto all’inizio e scoprirete presto dove arriverà la nostra determinazione!”. La vertenza Jabil si configura sempre più come un braccio di ferro ad alta intensità, con il futuro di centinaia di lavoratori in bilico.
C'è una nuova, delicata svolta nel caso della morte di Michele Noschese, in arte dj… Leggi tutto
Torre del Greco – Ancora sangue sulle strade del Vesuviano. Un uomo di 40 ann,… Leggi tutto
San Giovanni a Piro – Una tragedia che ha scosso l’intera zona del Golfo di… Leggi tutto
La semifinale di Eccellenza tra Puteolana Real Normanna e Nola 1925, disputata l’11 maggio scorso… Leggi tutto
Napoli– La sinergia tra le forze dell'ordine ha portato all'arresto di un minorenne nel pieno… Leggi tutto
La famiglia Materazzi si ritrova improvvisamente in un campo di battaglia ben più duro di… Leggi tutto
Leggi i commenti
La situazion di lavoro alla Jabil a Marcianise è molto complessa e difficile per tutti i lavoratori. La decisione di fare dimissioni incentivate e la risposta del sindacato sono evidenti che la tensione sta aumentando. I dipendenti meritano rispetto.