MILANO – Si è aperto oggi, nell’aula bunker di fronte al carcere di San Vittore, il processo abbreviato nei confronti di 16 imputati, tra cui gli ex capi delle curve di Milan e Inter, arrestati lo scorso 30 settembre.
Le società rossonera e nerazzurra, insieme alla Lega Serie A, intendono costituirsi parte civile nel procedimento, chiedendo un risarcimento per i danni legati alla sicurezza negli stadi e alla violazione dei valori sportivi. L’udienza, presieduta dal giudice Rossana Mongiardo, si è concentrata su questioni tecniche preliminari, come l’acquisizione di documenti e intercettazioni, e sulla possibilità di ammettere un rito abbreviato condizionato all’ascolto di alcuni testimoni.
Tra gli imputati, spiccano i nomi di Marco Ferdico e Andrea Beretta (quest’ultimo collaboratore di giustizia) per la curva interista, mentre per la curva Sud del Milan è coinvolto Luca Lucci. I capi ultrà e altri esponenti delle tifoserie organizzate devono rispondere di associazione per delinquere finalizzata a reati come aggressioni ed estorsioni, con l’ulteriore aggravante mafiosa per alcuni appartenenti alla tifoseria dell’Inter.
Parallelamente, prosegue anche un altro procedimento legato alle curve milanesi: il Milan e la Lega Serie A hanno già chiesto di costituirsi parte civile nel processo immediato contro tre ultrà rossoneri, iniziato lo scorso 20 febbraio. La decisione verrà presa nella prossima udienza.
Articolo pubblicato da Federica Annunziata il giorno 4 Marzo 2025 - 10:47
Commenti (2)
In questo processso ci sono tanti aspetti complicati da tenere in considerazione, come le testimoni e documenti che dovrebbero essere presentati. È importante che la giustizia faccia il suo corso in modo imparziale.
E un’idea strana che questi capi delle curve siano arrestati e ora ci sia un processo, pero non so se davvero porta a qualcosa di buono. I danni negli stadi sono un problema serio, ma non so se questo processo possa risolvere.