Napoli - Il Tribunale di Napoli, accogliendo il ricorso sostenuto dalla Federconsumatori Campania APS, ha dichiarato illegittima la prassi dell'ASL Napoli 1 Centro di sospendere le prestazioni sanitarie in esenzione "a causa di contestazioni su presunti debiti relativi al passato, senza la dovuta procedura e istruttoria".
Lo rende noto un comunicato.Potrebbe interessarti
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Dal 2022, senza alcuna comunicazione formale e senza la necessaria verifica amministrativa, l'ASL Napoli 1 Centro le aveva ingiustamente negato l'accesso alle prestazioni sanitarie gratuite cui aveva diritto, pretendendo il pagamento di vecchi debiti non correttamente accertati", afferma la Federconsumatori Campania APS, che ha sostenuto legalmente il caso e aveva "da tempo denunciato questa prassi irregolare e discriminatoria adottata da diverse aziende sanitarie locali campane".
"È una vittoria storica - sottolinea Giovanni Berritto, presidente di Federconsumatori Campania APS - perché finalmente è stato stabilito, in modo chiaro e inequivocabile, che il diritto costituzionale alla salute non può essere subordinato arbitrariamente al recupero di somme che l'amministrazione sanitaria ritiene dovute, peraltro senza aver rispettato le procedure di legge. Questa sentenza ribadisce che la salute è un diritto fondamentale, non una merce, e non può essere strumento di indebite pressioni sui cittadini più deboli".







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