L'opera teatrale "Festa di Montevergine" di Raffaele Viviani sta per concludere la sua serie di repliche, in programma fino a domenica 16 marzo, dopo due settimane di tutto esaurito. Questa produzione rientra nella tradizione consolidata di celebrare Viviani, un autore che ha raccontato Napoli e le sue tradizioni con grande maestria.
Attraverso i suoi testi, le memorie della cultura napoletana sono riportate in vita, contribuendo a preservare e diffondere un patrimonio artistico prezioso.
Un ritorno alle origini culturali
La "Festa di Montevergine" è un'opera di repertorio che invita il pubblico a immergersi nella tradizione napoletana.Potrebbe interessarti
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Il turismo culturale come ponte tra tradizione e modernità
La riproposizione annuale delle opere di Viviani si rivela strategica per coinvolgere un pubblico più ampio, attirando anche turisti interessati a vivere esperienze autentiche e locali. L'opera "Festa di Montevergine" offre un'opportunità unica per gli spettatori stranieri di comprendere meglio la cultura napoletana attraverso il suo codice identitario. L'afflusso di turisti testimonia il successo di questa formula che sposa tradizione e innovazione, sottolineando la dimensione umana del turismo che valorizza le tradizioni locali. La missione del teatro è infatti quella di mantenere un equilibrio tra passato e presente, offrendo una prospettiva più profonda sulla contemporaneità.
Con le repliche fissate per venerdì 14 marzo alle ore 21.00, sabato 15 marzo alle ore 21.00 e domenica 16 marzo alle ore 18.00, "Festa di Montevergine" si avvia verso la conclusione, mentre il pubblico e i partecipanti brindano alla salute e alla cultura che avvicina attraverso il tempo.






Commenti (1)
L’idea di riproporre opere antiche è interessante, ma a volte mi chiedo se sia veramente utile per i giovani. Potrebbero trovarle noiose, invece di coinvolgenti. La tradizione va benissimo, ma bisogna anche pensare a nuovi modi per attrarre spettatori.