Fisciano – Era il 30 novembre 2024 quando, nel primo pomeriggio, violente raffiche di vento sradicarono un grosso pino all’interno del Campus dell’Università di Fisciano: l’albero, cadendo rovinosamente al suolo, travolse tre giovani che si trovavano nelle vicinanze, intrappolandoli sotto il peso dei rami.
Tra loro, Carmine Fiorillo lo studente che riportò le ferite più gravi. Dopo quasi quattro mesi trascorsi all’Ospedale Ruggi di Salerno, il 20 marzo scorso il giovane ha finalmente lasciato il reparto per essere trasferito al Centro di Riabilitazione di Imola. Ricoverato in condizioni critiche, C.F. aveva riportato una lesione alla colonna vertebrale, un grave trauma cranico, fratture costali e al bacino. Un quadro clinico complesso che inizialmente aveva fatto temere il peggio.
Grazie all’impegno e alla professionalità del personale sanitario del Ruggi, il giovane ha affrontato un lungo percorso di cure. Tre delicati interventi chirurgici, il supporto della Rianimazione, della Neurochirurgia e della Pneumologia, oltre all’assistenza costante degli psicologi, hanno accompagnato il suo lento ma significativo miglioramento.
Ora, ad Imola, C.F. inizierà un nuovo capitolo del suo percorso di recupero, con l’obiettivo di riacquistare gradualmente le capacità motorie. La Direzione Strategica dell’ospedale, i medici che lo hanno seguito e gli infermieri che gli sono stati accanto non possono che augurargli di tornare presto a vivere appieno la sua giovane età.
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E' una situazione molto triste e difficile per Carmine e la sua famiglia. Spero che il suo percorso di recupero ad Imola vada bene e che possa tornare a vivere come prima. La salute è importante.
Sì, anche io penso che sia fondamentale sostenere Carmine in questo momento. Gli incedenti possono succedere a chiunque e le conseguenze sono spesso gravi. È bello vedere come il personale sanitario ha fatto del suo meglio.