Napoli– È stata riesumata la salma di Luca Canfora, il costumista 51enne deceduto a Capri durante le riprese del film Parthenope di Paolo Sorrentino. La Procura di Napoli ha ufficialmente riaperto il caso, disponendo una nuova autopsia, fissata per domani.
La decisione è arrivata in seguito alla richiesta di ulteriori indagini avanzata dalla famiglia della vittima e dopo un lungo interrogatorio del fratello, ascoltato per sette ore dalla Squadra Mobile di Napoli. La notizia è stata anticipata dal Tg1.
L’inchiesta, che inizialmente aveva ipotizzato il suicidio, ha subito una svolta questa settimana con l’esumazione della salma.Potrebbe interessarti
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Gli accertamenti autoptici, inclusi TAC e radiografie, dovranno stabilire se le lesioni riportate siano compatibili con una caduta da un’altezza di circa 100 metri o se possano emergere segni di colluttazione, alimentando l’ipotesi che Canfora possa essere stato abbandonato sugli scogli dopo le riprese di una scena del film incentrata proprio su un suicidio.
Il corpo di Canfora fu ritrovato il 1° settembre 2023 da un canoista, nei pressi del belvedere dei Giardini di Augusto, luogo scelto per girare quella particolare sequenza. La famiglia, assistita dal generale Luciano Garofano, ex comandante del RIS, ha sollevato dubbi sulla dinamica della morte: l’assenza di fratture, nonostante la presunta caduta da grande altezza, sarebbe un elemento incongruente con l’ipotesi del suicidio.







Commenti (1)
La situazione sembra essere molto complicata e ci sono molte domande senza risposta riguardo alla morte di Luca Canfora. La riapertura del caso è una cosa positiva ma ci vorrà tempo per avere chiarezza.